La villa di Poppea a Oplontis aveva uno spettacolare affaccio sul mare del Golfo
TORRE ANNUNZIATA. La Villa di Poppea a Oplontis (l’odierna Torre Annunziata) aveva il suo spettacolare affaccio sul mare, con panoramici ambienti di soggiorno e terrazzi che si sviluppavano per altri livelli al di sotto di quello dell’atrio principale già alla luce.
Questa ipotesi, da sempre presunta è diventata una certezza a seguito dello scavo stratigrafico condotto dalla Soprintendenza nel 2014 nell’area dell’ex mulino Foglia Manzillo, posta a sud della villa di Poppea e del canale Conte di Sarno.
Lo scavo è stato preceduto da una fase di ricerche di tipo geoarcheologico, che hanno consentito di individuare le aree da sottoporre ad indagine stratigrafica al fine di meglio comprendere lo sviluppo della villa che in questo punto si affacciava su di un’alta falesia a picco sul mare.
In una prima fase delle indagini sono venuti alla luce resti di terrazzamenti (in foto) e dei rispettivi muri di contenimento, di un porticato con colonne rinvenuto in fase di crollo e le prime tracce di pavimenti a mosaico e affreschi parietali.
Le indagini successive sono state volte a definire lo sviluppo architettonico di questo lato del complesso e ad indagare l’esistenza di un collegamento diretto tra la villa e il mare, come lasciava intuire la presenza del cunicolo visibile nell’angolo sud-ovest del peristilio servile, apparentemente diretto verso il mare a sud.
La villa di “Poppea”, grandiosa per dimensioni, qualità degli affreschi e sculture in marmo, attribuita a Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone, presenta la zona orientale quasi interamente scavata, mentre quella occidentale non è stata del tutto posta in luce per la presenza della strada moderna e di un edificio militare, l’antica Real Fabbrica d’Armi.