Pompei, restaurato l’Adone Ferito: l’intervento eseguito grazie al libro di Alberto Angela
POMPEI. L’affresco dell’Adone ferito, dall’omonima casa pompeiana di via di Mercurio, è stato restituito alla sua originaria bellezza a seguito di un recente restauro realizzato grazie ai contributi del ricavato delle vendite del libro di Alberto Angela “I tre giorni di Pompei”, edito da Rizzoli, e messi a disposizione dall’autore e dalla casa editrice.
Il restauro, durato 3 mesi, ha avuto un costo di circa 20mila euro e ha interessato tutta la parete dipinta collocata nel piccolo giardino delimitato da un porticato a due bracci. L’affresco, per quanto dotato di apposita copertura, presentava distacchi dal muro, sollevamento della pellicola pittorica e presenza di sali, e necessitava pertanto di un intervento di consolidamento generale.
Si tratta di una meravigliosa megalografia di IV stile, raro esempio rinvenuto a Pompei, raffigurante l’Adone morente tra le braccia di Afrodite, al centro dei due gruppi statuari di Chirone e Achille.
L’avvincente mito è intriso del concetto di Amore e Morte: Adone viene ferito fatalmente da un cinghiale scatenatogli contro da Ares, geloso della sua amante Afrodite, innamoratosi del bel giovane.
La Domus venne messa in luce tra il 1838 e il 1839 e sarà interessata da ulteriori interventi di restauro degli apparati decorativi; riaprirà al pubblico al termine dei lavori, attualmente in corso, per la messa in sicurezza di tutta la Regio VI, previsti dal Grande Progetto Pompei.