Salotto Fame, l’hamburger secondo l’italian style

Il locale di San Vitaliano l’Italia ha reso giustizia al famoso panino, simbolo del fast food, contaminandolo con materie prime di qualità e con la tradizione culinaria nazionale

SAN VITALIANO. A San Vitaliano (in via Nazionale delle Puglie, 1) – in provincia di Napoli – c’è il “Salotto Fame”, una hamburgheria-braceria che propone prodotti di qualità ottenuti con ingredienti naturali e abbinati a birre e vini italiani. Gli ideatori di questo salotto gastronomico sono due giovanissimi: Felice Ragosta, maître di successo che ha lavorato in numerosi ristoranti francesi ed è stato gomito a gomito con Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo, e la sua compagna Lucia Esposito.

Come nel salotto di casa, considerato la stanza più importante dell’appartamento, dove si ricevono gli ospiti e ci si sofferma a parlare, Felice e Lucia hanno inteso strutturare il loro locale in maniera tale da accogliere gli ospiti in un ambiente fresco, accogliente e moderno, riempiendoli di attenzioni, come se fossero a casa di parenti o amici. «Un salotto gastronomico dove intrattenersi, mangiando buon cibo, confrontandosi con le persone che lavorano in sala e in cucina, ricevendo informazioni sulle preparazioni e capendo come abbinare i diversi panini ai vini e alle birre in menù», spiegano i proprietari.

Un concetto di ristorazione già noto agli habitué della vecchia sede del “Fame”, ubicata a Marigliano, che in soli tre anni si è accreditata come punto di riferimento degli “hamburger addicted” e, più in generale, dei buongustai. Ormai l’american style ha sedotto gli italiani. Ma l’Italia ha reso giustizia al famoso panino, simbolo del fast food, contaminandolo con materie prime di qualità e la sua tradizione culinaria incredibilmente ricca e variegata.

L’hamburger è diventato un piatto di tendenza, da abbinare al vino giusto in bistrot ricercati, capace di generare una propria letteratura e dibattiti tra buongustai e chef. Tutte le componenti dei panini proposti nel “menews” del “Fame” (il menù è impostato come un giornale) sono all’insegna della massima qualità possibile e prodotti in totale autonomia con materie prime da ristorante stellato.

Pane preparato giornalmente da “panettiere di fiducia” (bun americano con semi di sesamo e papavero), così come le salse fatte in casa e tutti i topping. Il “Patty”, in assoluto il protagonista, viene valorizzato da ingredienti di contorno di qualità inseriti nel panino con un senso logico e non “tanto per far scena”. Infine, salse concentrate ed eseguite con rispetto, vere e proprie componenti nell’insieme, non i soliti “veicoli grassi” e poco più.

Non mancano ovviamente gli special burger: come il “LovEster” (dedicato alla figlia dei proprietari), fatto con hamburger di Fassona piemontese da 200 gr, mezzo astice americano fresco, julienne di insalata iceberg, bacon croccante affumicato, smokey baconaise sauce; oppure il “Vesuvio” ottenuto con hamburger, composta di melenzane a funghetto con pacchetelle di pomodoro del piennolo dop, fior di latte di Agerola e guanciale di maialino nero. Altro “must eat” lo “Cherry” con hamburger, confettura di ciliegie, caciotta stracchinata, guanciale di maialino nero dei Nebrodi e rucola di campo: un panino super-chic! Insomma, è impossibile non trovare il panino del proprio cuore.

Altro “pezzo forte” del menews è la cheese cake, tipico dolce americano rivisitato in chiave campana: viene fatto con la “lattica”, un formaggio innovativo prodotto da Francesco Savoia presso l’omonimo caseificio di Roccabascerana, ottenuto dal latte di vacca pezzata rossa; inoltre nel biscotto c’è un ingrediente “segreto”, sempre legato ai sapori campani; tanti i topping con cui guarnirla (frutti di bosco, caramello al burro salato, crema alla nocciola, crema  al pistacchio, crema al torroncino, etc.). Insomma, sarà pure un locale dove trascorrere una serata, ma per qualche ora il “Salotto Fame” farà sentire chi vi si accomoda davvero a casa! (c.s.)

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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