L’Amerigo Vespucci arriva a Castellammare di Stabia: il 5 e il 6 ottobre e sarà possibile visitarla
La nave sarà ormeggiata presso lo Stabia Main Port, dove già un tempo ormeggiava il veliero e che è diventato oggi punto di riferimento come approdo per “super yacht” al centro del Mediterraneo
CASTELLAMMARE DI STABIA. La Nave Scuola Amerigo Vespucci torna nell’antico bacino borbonico di Castellammare di Stabia, dove fu varata il 22 febbraio 1931 e sarà ormeggiata il 5 e 6 ottobre a Stabia Main Port, al centro della città. «Un evento importantissimo – commenta Antonio Pannullo, sindaco di Castellammare di Stabia – la Vespucci è da sempre simbolo dell’antica Arte cantieristica e di marinai che contraddistingue la nostra città ed è un segno di speranza di ricrescita e sviluppo economico per la città delle acque. Ringrazio la Marina Militare, la Capitaneria di Porto di Castellammare, la società Stabia Main Port e l’autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno con cui abbiamo collaborato in sinergia per garantire questa sosta in città. “Non chi comincia, ma quel che persevera”, è il motto della Nave Scuola Vespucci, costruita presso il Regio Cantiere Borbonico oggi Fincantieri, per il quale ci stiamo impegnando al massimo per una ripresa della produzione. L’arrivo della Vespucci è un invito agli stabiesi a credere con noi tutti in una nuova crescita di un territorio baciato dalla natura, situato al centro del Mediterraneo, tra l’antica Pompei, la romantica Sorrento e l’imponente Vesuvio. Non a caso la sosta sarà presso lo Stabia Main Port, dove già un tempo ormeggiava la Vespucci e che è diventato oggi punto di riferimento come approdo per Superyacht al centro del Mediterraneo, ospitando questa estate famiglie reali, attori di Hollywood ed imprenditori prestigiosi di fama internazionale».
La Vespucci ormeggerà dunque a Stabia Main Port il 5 mattina e ripartirà il 6 ottobre, nel pomeriggio. Sarà possibile visitarla giovedì 5 ottobre dalle ore 15.00 alle 18.30 e venerdì 6 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.30. «Abbiamo naturalmente predisposto un servizio vigilanza e come Capitaneria coordineremo e monitoreremo ogni operazione di ingresso, ormeggio e permanenza – spiega Guglielmo Cassone, Comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia – Ci sarà a bordo solo l’equipaggio della Vespucci che continuerà poi il viaggio il 6 ottobre verso Sud. Ci saranno le visite delle Autorità e ci sarà la possibilità di visitarla il pomeriggio di giovedì 5 ottobre e la mattina del 6 ottobre. Per l’occasione sarà predisposto anche uno spazio informativo inerente la Marina Militare e la Nave Scuola Amerigo Vespucci. La sosta avverrà presso lo Stabia Main Port. Sarà dunque un’importante occasione per celebrare la storia di Castellammare di Stabia».
L’Amerigo Vespucci fu progettata insieme al gemello Cristoforo Colombo nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia, riprendendo i progetti del veliero Monarca, l’ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, poi ribattezzato Re Galantuomo quando fu requisito dalla Marina sarda dopo la conquista delle Due Sicilie e la conseguente nascita del Regno d’Italia. La Real Marina delle Due Sicilie era all’avanguardia tra gli Stati italiani preunitari e le sue navi, assieme a quelle sardo-piemontesi (o, per meglio dire, liguri) costituirono il primo nucleo della flotta militare italiana, come ben si osserva nel Museo navale di La Spezia. I progetti ricopiati erano dell’ingegnere navale napoletano Sabatelli ed erano custoditi a Castellammare di Stabia insieme alle tecnologie necessarie alla costruzione di questa tipologia di imbarcazione. L’ultima volta che è arrivata in città era il 2011, in occasione dell’80esimo anniversario della sua costruzione e il 150esimo dell’unità d’Italia.
«È un momento prezioso di condivisione e riflessione» dice soddisfatto Pietro Spirito, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, che aggiunge: «L’arrivo della Vespucci a Castellammare, che sarà ormeggiata tra gli yacht che senza sosta hanno accompagnato l’estate dello Stabia Main Port, è piena espressione di come si può costruire il futuro di una città partendo dalle proprie radici, che proprio nel caso di Stabia Main Port sono state salvaguardate ed anzi riportate a nuovo lustro con numeri eccezionali per questo scalo, rimasto non utilizzato per decenni e che grazie alla programmazione in corso ha garantito negli ultimi quattro mesi ben 190 scali di superyacht prestigiosi al centro della città di Castellammare di Stabia, con un importantissimo ritorno economico per l’intera città ed in particolar modo per l’intero centro antico stabiese. Il porto di Castellammare è un importante polmone economico per l’intera area vesuviana e penisola sorrentina e i risultati raggiunti in pochi mesi dimostrano che abbiamo intrapreso un percorso vincente per la riconversione dell’antico Bacino Borbonico di Castellammare».
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana. La lunghezza della Nave al galleggiamento è di 82 metri, ma tra la poppa estrema e l’estremità del bompresso si raggiungono i 101 metri. La larghezza massima dello scafo è di 15,5 metri, che arrivano a 21 metri considerando l’ingombro delle imbarcazioni, che sporgono dalla murata, e a 28 metri considerando le estremità del pennone più lungo, il trevo di maestra. L’immersione massima è pari a 7,3 metri. L’unità è dotata di ben 11 imbarcazioni: due motoscafi, di cui uno riservato al Comandante, due motobarche, due motolance, quattro palischermi a vela e a remi, utilizzati per l’addestramento degli Allievi, e la baleniera, anch’essa a remi e a vela, tradizionalmente riservata al comandante con un armo di soli Ufficiali. Il dislocamento a pieno carico è pari a 4.100 tonnellate. (c.s.)