Turismo e Beni culturali, al Comune di Pompei arriva l’Ufficio Unesco
L’obiettivo del sindaco Pietro Amitrano: «Tutelare il patrimonio mondiale per rilanciare la città moderna»
POMPEI. Il sindaco Pietro Amitrano annuncia la nascita di un Ufficio Unesco all’interno di Palazzo de Fusco. La notizia è stata anticipata durante una riunione per condividere le linee di sviluppo e la metodologia di attuazione del progetto regionale “Sistema Integrato dei Beni e Siti Unesco della Campania”, che si è tenuta nella sala conferenze di Palazzo Armieri, a Napoli.
All’incontro, organizzato dalla Direzione Generale Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania, erano presenti tutti i sindaci (o i loro delegati) dei Comuni ove insistono i beni e i valori della Campania iscritti nella WHL (la World Heritage Centre che coordina le attività relative al patrimonio mondiale e assicura la gestione quotidiana della Convenzione) dell’Unesco.
Il nuovo ufficio nasce con l’obiettivo di promuovere, realizzare e coordinare studi e ricerche sulla storia della città, del territorio e del patrimonio monumentale. «Per noi – ha spiegato il sindaco Pietro Amitrano – la creazione del nuovo Ufficio Unesco rappresenta l’ennesimo passo verso il rilancio turistico non solo del Parco Archeologico, ma anche e soprattutto del nostro territorio e della Città moderna, che stiamo rincorrendo da quando ci siamo insediati. Valorizzare non solo gli Scavi, ma anche le bellezze di Pompei moderna è l’unica possibilità di far crescere l’economia cittadina e di tutta l’area vesuviana».
Il nuovo Ufficio Unesco si affiancherà all’Ufficio Europa, già attivo al Comune di Pompei, e all’Ufficio Comunicazione nato da qualche mese. «Bisogna avere un progetto – ha ribadito Amitrano – e decidere di realizzarlo fino in fondo. Pompei moderna ha un problema antico, che conosciamo tutti: il rapporto con le due città/monolite che pesano sulla sua giovane carta d’identità. Oltre gli scavi abbiamo risorse economiche e turistiche che vanno rivalutate. L’industria florovivaistica, il nuovo fermento culturale cittadino, un’importante e determinata generazione di nuovi imprenditori, che bisogna cominciare a seguire e tutelare».
Poi il sindaco ha aggiunto: «Non bisogna dimenticare che Pompei moderna ha anche luoghi che vanno riscoperti. Come Civita Giuliana, ad esempio, e la sua splendida Chiesa Della Madonna dell’Arco. E allora ben venga la scelta della Regione Campania di dare priorità al territorio e ai Comuni nel percorso del Grande Progetto Pompei. Noi raccogliamo l’invito e faremo di tutto per riportare anche la Città sotto i riflettori internazionali».
All’incontro di Palazzo Armieri erano presenti l’Ambasciatore Francesco Caruso, Consigliere del Presidente De Luca per Unesco, Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania, Nadia Murolo dirigente di staff tecnico operativo della Direzione Generale, Maurizio Di Stefano, presidente Emerito Icomos Italia, Nicola Oddati consigliere Scabec.