Il concerto di Gilmour a Pompei diventa una mostra fotografica
“La fotografia interpreta gli eventi” si compone di 17 scatti firmati da Alfredo Contaldo, Antonio Malafronte e Vittoria Osinska e sarà visitabile fino al 6 gennaio
POMPEI. Lo storico concerto di David Gilmour nell’Anfiteatro di Pompei nel luglio 2016 visto attraverso gli scatti suggestivi di chi era lì in quel momento, nella doppia veste di appassionato di fotografia e, ovviamente, della musica dei Pink Floyd. Questa doppia passione è il tema portante della mostra “La fotografia interpreta gli eventi – David Gilmour nell’Anfiteatro di Pompei” che si inaugura sabato 18 novembre, alle ore 9.30 a Pompei, in via Lepanto 13, presso “Sensi”, laboratorio di design, arte e comunicazione.
La mostra si compone di 17 fotografie firmate da Alfredo Contaldo, Antonio Malafronte e Vittoria Osinska ed è arricchita dalla proiezione del video “David Gilmour Live @ Pompei” il film-documentario che racconta le due esibizioni che il chitarrista dei Pink Floyd ha tenuto il 7 e 8 luglio 2016 nell’anfiteatro romano di Pompei. E cioè nello stesso luogo dove 45 anni prima (precisamente nell’ottobre del 1971) lui e la sua band registrarono i suoni e le immagini del mitico concerto a porte chiuse “Live at Pompeii”, sotto la direzione del regista scozzese Adrian Maben.
L’esposizione fotografica, che sarà visitabile fino al 6 gennaio 2018, è a ingresso gratuito ed è promossa dall’associazione “Photoclub at Pompeii”, club degli appassionati di fotografia, di quanti amano raccontare i momenti e gli aspetti più belli della propria terra attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica. Nata appena due mesi fa, l’associazione di fotoamatori, senza scopo di lucro, può fregiarsi di avere come presidente onorario nientemeno che sir Adrian Maben, il regista dell’intramontabile film-documentario “Pink Floyd live at Pompeii”, a testimonianza di voler diventare un punto di riferimento per gli appassionati del settore, attraverso l’organizzazione di eventi culturali di spessore.