Sfregiato l’affresco della Domus di Bacco e Arianna
Partite le indagini dei carabinieri per individuare i responsabili dell’atto vandalico
POMPEI. Forse non a caso lo sfregio all’affresco di una casa chiusa del Regio IX del Parco Archeologico di Pompei è stato trovato dopo l’ultima domenica d’ingresso gratuito negli Scavi di Pompei. Iniziativa promozionale di valorizzazione che andrebbe ripensata per tenere meglio sotto controllo i flussi di visitatori che molti (anche lo stesso soprintendente Osanna) ritengono eccessivi in certi giorni dell’anno.
Intanto mentre i restauratori hanno recuperato dal suolo frammenti di pittura staccati dall’affresco per incollarli e riparare il lieve solco che è stato creato, probabilmente da un vandalo che si è introdotto furtivamente nella domus chiusa al pubblico, sono state avviate le prime indagini da parte dei carabinieri.
Sarà il caso di esaminare un lungo filmato dell’impianto di videosorveglianza più vicino alla sede del dipinto erotico sfregiato. Nel pomeriggio di ieri un custode ha segnalato alla direzione del Parco Archeologico di Pompei un atto vandalico in una domus chiusa al pubblico (Regio IX, ins. 5, 14-16). Con il sopralluogo di rito i tecnici hanno rinvenuto il danno ad una porzione di circa 10 centimetri di un quadretto raffigurante Bacco e Arianna, che dà il nome alla Domus.
La responsabile degli Scavi, Grete Stefani, ha subito presentato denuncia presso la stazione dei carabinieri interna al Parco. La direzione ha immediatamente mobilitato i propri restauratori per avviare le procedure di recupero e restauro. Si ipotizza che si fosse creata sul dipinto una bolla di umidità che qualcuno ha vandalicamente compresso fratturando la crosta esterna di pittura della grandezza di circa 10 centimetri.