Pompei e Scafati scendono in piazza contro la criminalità organizzata e la violenza
Il 21 marzo è Giornata Nazionale della Memoria in ricordo delle vittime innocenti di mafia, promossa da Libera Campania
POMPEI. Sarà letteralmente blindato dagli uomini di tutte le Forze dell’Ordine il percorso stradale tra Pompei (piazza Immacolata) e Scafati (piazza Aldo Moro) sede della manifestazione nazionale finale dell’associazione Libera della Regione Campania, Anpi, Unione degli Studenti, Agesci Scafati 1, Parrocchia San Francesco, Rete della Conoscenza, Arci Ferro 3.0, Proloco Scafati 360 e Forum dei Giovani di Pompei.
Manifestazione che interessa due Comuni contigui contro la camorra ed ogni forma di violenza, che parte dalla città dell’archeologia e si dirige verso Scafati, uno dei centri agricoli più rinomati dell’agro nocerino-sarnese, che attualmente presenta l’amministrazione comunale commissariata per infiltrazione della camorra. All’organizzazione riguardante la sicurezza della manifestazione hanno partecipato tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio coordinate dalle questure dei due capoluoghi di provincia (Napoli e Salerno).
Il 21 marzo è Giornata Nazionale della Memoria in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Il percorso di avvicinamento che vuole coinvolgere i cittadini e le associazioni locali riguardo agli eventi accaduti nelle scorse settimane che hanno coinvolto la città di Scafati sono la conferma della rete civile di Libera Campania di conferire un valore di condanna sociale alla Giornata Nazionale della Memoria e dell’impegno portando il 21 marzo circa 15mila persone (nella maggioranza studenti) in piazza per scacciare via le paure, i silenzi, la rassegnazione che possono nascere dove c’è solitudine contro il sopruso camorristico.
«Il primo giorno di primavera noi vogliamo riempire la città di una speranza nuova» è il grido di speranza che è partito unanime dai giovani di Pompei e Scafati. «Porteremo giovani, scuole, associazioni, cittadine e cittadini da tutta la Campania col coraggio e la voglia di cambiare, di liberare i nostri territori dalle camorre. – recita il comunicato unitario – Saremo in migliaia e sulle nostre gambe cammineranno i nomi, le storie, i volti delle vittime innocenti di tutte le mafie».