La Flora di Stabiae “protagonista” della primavera a Pompei
POMPEI. La Flora (detta anche Primavera) è una giovinetta dal profilo greco, che invita ad immergersi in un’atmosfera verde acqua. Ritrovato nel 1759 nella Villa Arianna di Stabiae, attualmente il prezioso quadro in Terzo Stile viene custodito presso il Museo Archeologico di Napoli (Mann).
È diventato nel tempo un simbolo allegorico adottato per vari spot pubblicitari ed è finito su un francobollo francese riportando in anteprima la scritta Unesco, anticipando il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità che a breve sarà conferito al sito archeologico di Stabia, come hanno meritato Pompei, Ercolano ed Oplonti.
La delicata figura femminile, dipinta su di un fondo verde acqua, è posta di spalle, a piedi scalzi ed è abbigliata con un chitone giallo, mosso da una leggera brezza, che le lascia una spalla nuda. Ha il capo ornato con un diadema e all’avambraccio sinistro indossa un’armilla.
Si muove nell’aria come un angelo pagano, raccogliendo fiori bianchi da un cespuglio e li sparge nell’aria dal suo kalathos (cesto). L’intera immagine risulta priva di una dimensione spaziale. Assume significato onirico nel movimento che la fa sollevare magicamente dalla striscia bianca di suolo su cui cammina per dirigersi verso l’ignoto.