Igiene e attività sportiva nell’antica Pompei: ecco le discipline più praticate all’epoca
POMPEI. A Pompei, come nell’antica Roma, lo sport era connesso all’igiene. È cosa certa, comprovata dalle fonti scritte (ma anche da quelle scientifiche, basate su ritrovamenti archeologici a Pompei) che l’atleta nell’antica Pompei (come in tutto l’impero romano) dedicava grande attenzione alla cura del corpo.
Ed è per questo motivo che, prima e dopo le attività sportive, ne praticava un’accurata pulizia presso gli impianti termali, che frequentemente erano associate alle palestre.
Gli sport più praticati a Pompei erano il lancio del disco, il lancio del giavellotto, la corsa ad ostacoli, il pugilato ed il gioco delle bocce.
Nell’antica Pompei il profumo era così prezioso che veniva conservato nelle casseforti, gli atleti frequentavano assiduamente le terme pubbliche (dove erano ammessi anche gli schiavi) in cui erano soliti ungersi, dopo la sudorazione, con sostanze grasse.
D’altra parte la stessa sudorazione, anche in conseguenza dello sforzo fisico, era considerata importante per un’igiene profonda e la frequentazione degli impianti termali da parte degli atleti rifletteva fedelmente la convinzione che un corpo pulito si ammalasse più difficilmente.
Gli strumenti che utilizzavano durante il bagno termale erano lo strigile in bronzo (spatola metallica ricurva per la detersione del sudore), l’unguentario per l’olio, il lisciatoio in pietra pomice e l’attingitoio in bronzo per l’acqua.