Una vita da signorina: evento spettacolo per la presentazione del libro di Miranda Miranda
Il volume è un’analisi di ragione e sentimento sulla collana “Biblioteca delle Signorine” pubblicata dalla Salani, i famosi romanzi che hanno segnato un’epoca nella letteratura al femminile.
NAPOLI. Giovedì 12 aprile, alle 18.30, presso la libreria Raffaello (via Kerbaker, 35 – Napoli), La scrittrice Antonella Del Giudice presenta il nuovo libro di Miranda Miranda “Una vita da signorina. Viaggio nella raccolta più popolare della letteratura cosiddetta di evasione” (Scrittura & Scritture edizioni, saggio/ memoir, collana Voci, pp. 416, euro 16,00). Modera Anna Copertino. Letture interpretative dell’attore Fulvio Pastore, intermezzo musicale a cura del cantautore Patrizio Trampetti. L’ingresso è libero. Sarà presente l’autrice.
Tra un saggio e un memoir, il libro è un’analisi di ragione e sentimento sulla collana “Biblioteca delle Signorine” pubblicata dalla Salani, i famosi romanzi che hanno segnato un’epoca nella letteratura rivolta al femminile. Una collana per la quale hanno scritto nomi come Matilde Serao, Gabriele D’Annunzio. Riscoprire questi libri significa mettere in luce un vero e proprio fenomeno editoriale che, attraversando epoche e costumi, parte dalla fine dell’800 per arrivare agli anni ’80 del Novecento; questi romanzi, infatti, offrono una panoramica a 360 gradi su valori, abitudini e costumi, cui si affiancano, solerti e puntuali, riferimenti storici e geografici, sociali e quotidiani.
Tutti insieme costituiscono uno sguardo complessivo su un’epoca. L’intento del saggio consiste in primo luogo nel sottolineare l’importanza che questo tipo di letteratura ha rivestito nel corso degli anni, pur rimanendo confinato dietro le quinte di una scrittura considerata minore: per la sua diffusione, per la popolarità di cui ha goduto, per la funzione che ha avuto nell’accompagnare non solo l’adolescenza ma l’intera esistenza di molte lettrici, merita di essere esaminato invece con uno sguardo più attento ed accurato.
Un altro scopo del saggio è quello di dimostrare come molti libri di questo grande e duraturo laboratorio editoriale presentino caratteristiche appartenenti alla grande letteratura; se la morale di questi romanzi oggi appare superata, non lo è lo stile che spesso si rivela ironico, accattivante o poetico a seconda degli autori, e che solo una traduzione in un italiano obsoleto può ombrare. Le versioni più fedeli, magari condotte da un traduttore meno accademico, restituiscono infatti vivacità e ritmo al testo che, nella maggioranza dei casi, è in francese. L’esprit della Belle Epoque, mutuato dal passato o, in generale, la leggerezza dello stile, risorgono in questi casi in tutto il loro fascino.
Per chiarire, spiegare, confermare gli argomenti, sono stati presi in considerazione circa ottanta testi, scelti tra i più rappresentativi nelle varie epoche, citando il più possibile la voce viva degli autori nel riportare i passi maggiormente esemplificativi. Un’introduzione all’inizio e un capitolo riguardante gli illustratori delle copertine e le biografie più interessanti degli scrittori della Biblioteca, corredano e definiscono il saggio Alle parti propriamente saggistiche, si intrecciano pezzi narrativi i quali formano un’altra storia, quella dell’infanzia e dell’adolescenza da signorina dell’autrice, a Napoli, negli anni Sessanta e Settanta, che corre parallela agli argomenti via via trattati. In essa non mancano ironia e gustose parentesi sui costumi, abitudini dell’epoca.
La quarta di copertina è a firma di Maria Rosa Cutrufelli che così ha definito il testo. «Un libro composito e originale, che è molte cose assieme. È senz’altro un ‘memoir’ che racconta con leggerezza e ironia le vicende dell’autrice, una ‘signorina’ della metà del secolo scorso. Allo stesso tempo è una puntuale, accurata e appassionata ricostruzione della storia delle donne e della loro ricerca di libertà. Questa lettura storica è fatta però attraverso una lente particolare: i romanzi della “biblioteca per signorine” edita dalla Salani. Romanzi spesso bistrattati dalla critica letteraria e che invece rappresentano una chiave importante per comprendere la crescita, ma anche i ritardi culturali, della nostra società. Insomma, un libro che sorprende. E che va letto e discusso e proposto a donne e uomini, giovani e meno giovani».
Miranda Miranda vive e lavora a Napoli. È giornalista e docente di letteratura e storia negli istituti superiori. Ha esordito con un libro di racconti “Le Malecorde” (Marotta editore, 2000). Ha pubblicato diversi romanzi: “Bellissima Regina” (Filema, 2002), “Per diverse acque” (Avagliano Editore, 2007), finalista al premio Rea.“Il mare sospeso” (Cavallo di Ferro, 2011). Ha pubblicato anche il reportage di viaggio “Il Portogallo è un’isola” (Con-fine, 2011).