Pelle del viso chiara e luminosa grazie alla ridensificazione dermica
Si tratta di soluzioni medico-estetiche “soft” e senza tempi di recupero, che proseguono a casa con indicazioni e suggerimenti mirati
POMPEI. Prendersi cura della pelle del viso è molto importante, soprattutto perché essa è esposta al primo impatto estetico con il mondo che ci circonda. Per donare una luminosità naturale alla pelle del viso è possibile affidarsi alla combinazione strategica rappresentata da ridensificazione dermica e filler dinamico. Sono trattamenti iniettivi altamente personalizzati, a base di acido ialuronico per la cura della pelle e la correzione degli inestetismi. Il vantaggio è che si tratta di soluzioni medico-estetiche “soft” e senza tempi di recupero, che proseguono a casa con indicazioni e suggerimenti mirati per un “home care” di qualità. Ne parliamo con la dottoressa Sabrina Francione, specialista in medicina e chirurgia estetica.
È opportuno sottoporsi a trattamenti di questo tipo quando la stagione estiva è alle porte?
«Certamente, perché bisogna sempre ricordare che il sole è nemico della pelle. Per tanti motivi non possiamo e non vogliamo rinunciarvi, ma è necessario proteggersi adeguatamente. Indubbiamente, esso è necessario per la produzione di vitamina D, per il corretto funzionamento della tiroide e per la produzione degli ormoni del benessere. Ma i benefici sono veramente tali, solo se l’esposizione solare è moderata, non continuativa e, soprattutto, se la pelle viene adeguatamente protetta, esternamente e internamente, prima e dopo. Creme e filtri solari, infatti, sono indispensabili, ma da soli non bastano a contrastare i radicali liberi. Per una risposta completa ed efficace alle insidie del sole sono oggi disponibili i trattamenti medico-estetici di ridensificazione dermica».
Come funziona la ridensificazione dermica?
«Per prima cosa si parte dalla consapevolezza che è necessario re-introdurre nella pelle il glutatione, il più importante anti-ossidante, che è naturalmente presente nel derma, ma la cui quantità diminuisce con l’età a causa dello stress ossidativo. Inoltre occorre riattivare il metabolismo cellulare, fornendo alla pelle gli elementi indispensabili per rigenerarsi. A questo scopo, i Laboratori Teoxane di Ginevra hanno studiato un complesso ridensificante formato da vitamina B6, sali (zinco e rame) e un pool di amminoacidi essenziali con diverse caratteristiche: amminoacidi di struttura (glicina, lisina, prolina, treonina), amminoacidi di giunzione (isoleucina, leucina, valina) e amminoacidi di riparazione (arginina). Si tratta nel suo complesso di un vero e proprio nucleo ridensificante, una matrice strutturale di sostegno che, oltre a idratare in profondità la pelle, è capace di favorire la produzione di proteine per la riparazione dei danni e fornire energia per il funzionamento delle cellule».
In che tipo di trattamenti consiste la ridensificazione dermica e quali sono i vantaggi?
«I trattamenti per ridensificare il tessuto sono estremamente personalizzabili. Ci sono pazienti che si sottopongono a trattamenti con Redensity una volta ogni due settimane, altri ogni tre settimane, oppure una volta al mese. Il numero delle sessioni dipende dallo stato della cute. L’indicazione per pazienti con fotoaging lieve-moderato (età generalmente compresa tra i 25 e i 45 anni) prevede un protocollo di 3 sedute (una ogni 3 settimane) da ripetere 2-3 volte all’anno. In caso di fotoaging avanzato (45-60 anni) o severo (over 60) è preferibile iniziare il ciclo di trattamenti con l’applicazione del filler “dinamico” RHA 1 (1-2 sedute a distanza di circa 4 settimane) per poi applicare, dopo 2 settimane, Redensity, prevedendo 2 sedute a distanza di 3-4 settimane. Tutti i trattamenti di bioridensificazione non prevedono tempi di recupero. Tanto che si possono programmare anche nella “pausa pranzo”, per poi tornare immediatamente al lavoro o agli impegni familiari e quotidiani». Foto di Engin_Akyurt da Pixabay.
Info:
Dott.ssa Sabrina Francione
08119716075 oppure 3382774158