Festa della mamma, a Pompei il mese di maggio si tinge di rosa
Convegno sui dipinti dedicati alla maternità e all’icona della Madonna del Rosario
POMPEI. A Pompei, tra la Supplica alla Madonna del Rosario e la Festa della Mamma, il mese di maggio si tinge di rosa. L’evento “I volti della Madre” coniuga i due aspetti, sacro e profano, e rappresenta per l’associazione culturale Italo-tedesca BlaueBlume l’occasione per onorare tutte le mamme, riscoprendole nei ritratti pittorici dedicati alla Madre per eccellenza, la Madonna. Venerdì 11 maggio, alle ore 18.00 presso la Sala consiliare del Comune di Pompei, lo storico dell’arte Lorenzo Ferrarese e il responsabile dell’Archivio “Bartolo Longo” del Santuario, don Salvatore Sorrentino, illustreranno alcuni dipinti dedicati alla maternità e rispettivamente l’immagine del Rosario.
«Si tesserà una tela fitta di osservazioni, analisi e appunti – spiega Marina De Honestis, dell’associazione BlaueBlume – utili non solo agli esperti del settore, come le guide turistiche o gli studenti, a cui abbiamo pensato di rivolgerci in primis, bensì a quanti nella contemplazione dei dipinti vivono un’esperienza estetica di godimento e crescita. La lezione sull’iconografia della Madre-Madonna nella pittura italiana ha il fine di rintracciarne motivi, temi e tratti ricorrenti anche nel confronto con il mito della divinità pagana di Iside».
L’illustrazione dei dipinti sarà accompagnata da letture di poesie e brani musicali a cura dell’associazione Musicology, mentre per i bambini che accompagneranno le loro mamme sarà organizzato un laboratorio d’arte da parte dell’associazione culturale Radici, sotto la cui guida sarà possibile realizzare il ritratto alla propria madre. Per chi volesse poi approfondire il discorso storico-artistico sono previste (su prenotazione) le visite al Museo di Capodimonte (sabato 12) e agli Scavi di Pompei (domenica 13).
L’evento è patrocinato dalla Città di Pompei, dall’Archivio Storico “Bartolo Longo” ed è stato realizzato grazie al contributo di Maurizio Cipriano srl e Fdg Flowers. «Ad una kermesse celebrativa e magari lusinghiera o a un analitico discorso sociologico-antropologico – aggiunge De Honestis – abbiamo preferito una lezione-incontro. Sarebbe stato interessante anche considerare quanto questa rappresentazione della maternità abbia direttamente influenzato l’idea di madre nell’immaginario collettivo. Ma a quel punto il discorso, interessantissimo, si sarebbe allargato ad ambiti che invece i soci dell’associazione BlaueBlume hanno pensato di riservare ad ulteriori incontri, che speriamo siano ricorrenti».