Se Plinio il Vecchio avesse avuto i social… come avrebbe raccontato l’eruzione del Vesuvio?
Al Pub27 è previsto un incontro con Astrid D’Eredità dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
POMPEI. “Boccali” di nozioni scientifiche e condivisione della ricerca in maniera semplice, divertente e accessibile a tutti. L’evento si svolge in contemporanea con 21 nazioni. Pompei rientra tra le città che accoglie e divulga l’iniziativa. Si parlerà tra l’altro di un tema al centro dell’interesse locale: l’archeologia. La tre giorni culturale è partita ieri, 14 maggio con il primo appuntamento presso il Pub27 di Pompei. Questa sera è previsto un incontro con Astrid D’Eredità dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, dal titolo “Se Plinio il Vecchio avesse avuto i Social”. A seguire è in programma l’excursus sulla storia della birra e i suoi stili.
Domani sera appuntamenti con ricercatori e scienziati che intratterranno i presenti con “pinte” di chimica e fisica. La storia di Pos (Pint of science) inizia a Londra nel 2013. La prima edizione italiana, nel 2015, è stata un successo, presente in 6 città con più di 60 speakers e 2.400 convegnisti. La seconda edizione ha visto un forte incremento dei numeri (13 città e la partecipazione di 5.000 persone). Quest’anno le tre serate del festival saranno in contemporanea in 23 città italiane, con un totale di più di 70 pub nei quali interverranno 207 relatori, il tutto organizzato da 150 volontari.
Lo scopo di Pint of Science è la condivisione della conoscenza e delle nuove frontiere della ricerca che deve essere divulgata per avere effettivamente valore. Pint of Science è una associazione culturale che si basa solo sul contributo di volontari. Non sarebbe stato possibile organizzare niente senza l’aiuto economico degli sponsor: Sponsor Platinum Infn (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) che supporta a livello nazionale l’iniziativa. Sono previsti anche 3 sponsor gold nazionali: Inaf (Istituto Nazionale Astro Fisica) per il tema “Dagli atomi alle galassie”, Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e Istituto Pasteur per Il nostro corpo.