Domeniche gratuite addio: il ministro Bonisoli ascolta la base e dopo l’estate cambia tutto
Il titolare del Mibac: «Si terrà conto della stagionalità e degli afflussi: la gratuità continuerà, ma in maniera intelligente»
POMPEI. «Stop alle domeniche gratuite nella prima domenica di ogni mese a Pompei». Lo ha annunciato il ministro per le Attività e i Beni culturali, Alberto Bonisoli, durante il suo intervento (ieri, 31 luglio 2018) nella Biblioteca Nazionale di Napoli dove ha presentato tre epistole di Gioacomo Leopardi acquistate dal Mibac. «Ho ascoltato i direttori esprimersi riguardo le domeniche gratuite – ha detto il titolare del dicastero – registrando un’opinione unanime sulla necessità di superarle. Per questo motivo ci stiamo orientando nella decisione di andare oltre le domeniche gratuite, che di fatto verranno abolite». Bonisoli ha spiegato che la gratuità degli ingressi della prima domenica di ogni mese era una misura che andava bene come lancio promozionale.
Ora è arrivato il momento di rivedere l’iniziativa. Le cose – ha annunciato il ministro – cambieranno dopo l’estate. L’opinione di Bonisoli è di conferire piena autonomia (a riguardo) ai direttori dei siti archeologici e dei musei: liberi di annunciare, nel quadro della programmazione di eventi promozionali le date domenicali nelle quali assicurare l’accesso gratuito al pubblico, senza però che vi sia l’obbligo di farlo. «I direttori – ha dichiarato il ministro – avranno maggiore libertà di decidere dove e quando introdurre delle gratuità e ciò potrebbe avvenire in maggior misura di quanto successo in passato, ma in modo intelligente. Le domeniche gratuite non tengono conto né della stagionalità, né dell’afflusso nelle diverse aree geografiche. Un sistema che tratta allo stesso modo situazioni differenti e che è stato criticato dagli stessi direttori dei musei».
Il titolare del Mibact ha fatto poi l’esempio di Pompei: nel mese di agosto c’è già il boom di turisti, quindi non ha senso attuare l’iniziativa perché gli stranieri «pensano che gli italiani sono pazzi, perché li fanno entrare gratis». Per Bonisoli potrebbe invece essere più opportuno adottare iniziative promozionali nei mesi invernali, quando il numero dei visitatori cala. A noi preme dare atto al Ministro pentastellato di aver dato seguito ad una richiesta che è arrivata dal mondo degli operatori turistici e dei cittadini di Pompei che hanno a cuore la tutela del monumento, come riportato in un nostro precedente articolo.
In sostanza, quando la valorizzazione del Parco Archeologico di Pompei diventa pericolo per le sue strutture e comporta rilevanti oneri per i servizi (spazzatura, verde e bagni inagibili), è necessario fermarsi in tempo prima che i danni (e i costi) siano maggiori rispetto al ritorno d’immagine dell’iniziativa. La considerazione vale per l’ingresso gratuito che nella prima domenica di ogni mese induce 15-20mila visitatori a visitare Pompei antica e gli altri musei italiani. Al contrario, il campanello d’allarme dovrebbe suonare appena si supera la soglia dei 5mila visitatori nel sito. L’argomento in passato ha suscitato numerose proteste sui social. Finalmente abbiamo incontrato la sensibilità del neo ministro e lo ringraziamo di aver preso in considerazione la nostra richiesta.