Quando nel quadro della Madonna di Pompei c’era Santa Rosa da Lima invece di Santa Caterina
Fu proprio il beato Bartolo Longo, in occasione del restauro del 1879, commissionato a Federico Maldarelli, a volere il cambio
POMPEI. La sacra icona della Madonna del Rosario di Pompei, oggi conosciuta e venerata in tutto il mondo, è lievemente differente da come arrivò nella Valle pompeiana la sera del 13 novembre 1875, adagiata su un umile carro di letame guidato dal carrettiere Angelo Tortora: in origine, infatti, al posto dell’attuale Santa Caterina da Siena (alla destra della Vergine per chi guarda il quadro) c’era invece Santa Rosa da Lima. Fu proprio il beato Bartolo Longo, in occasione del restauro del 1879, a volere questo cambio.
Per quale motivo il fondatore chiese al pittore Federico Maldarelli di cambiare Santa Rosa in Santa Caterina? È presto detto: il Longo la considerava sua “speciale protettrice” e la preferì perché “italiana e gloria d’Italia e della Cristianità tutta quanta, e perché Madre e Maestra singolarissima del medesimo Terzo Ordine e della stessa Santa Rosa”. A raccontare l’aneddoto è il Santuario di Pompei attraverso la pagina Facebook ufficiale, in occasione della festa della santa peruviana che la Chiesa Cattolica celebra il 23 agosto.
«Nell’Icona della Madonna di Pompei – si legge nel post – la Vergine affida la corona del Rosario a Santa Caterina da Siena. Ma il Quadro, in origine, non ritraeva la grande santa senese, ma proprio Santa Rosa. È il 1879 quando il pittore napoletano Federico Maldarelli si offrì di restaurare, gratuitamente, la Tela.
Così racconta lo stesso Longo: “Accettai con gioia la generosa offerta e colsi questa occasione per mettere in attuazione un mio disegno: quello cioè di mutare la Santa Rosa in una Santa Caterina da Siena. Ambedue queste Vergini del Signore appartengono al mio Terzo Ordine di Penitenza (quello domenicano, ndr), e la prima, gloria delle Americhe, è la prima Santa che il nuovo mondo, di fresco scoperto e cristianizzato, diede alla Chiesa. Ma io avrei preferito accanto alla Vergine del Rosario nella mia Chiesa la mia speciale protettrice, l’Angelo di Fontebranda, la Serafina di Siena, e perché italiana e gloria d’Italia e della Cristianità tutta quanta, e perché Madre e Maestra singolarissima del medesimo Terzo Ordine e della stessa Santa Rosa”.
Resta, da parte del Beato, una grande devozione per Santa Rosa, vissuta tra il 1500 e il 1600, e molto venerata in Campania e nell’intero Meridione d’Italia. Tra l’altro, dietro al trono della Madonna, nella Basilica mariana, è possibile ammirare un quadro dedicato alla santa, collocato nel primo altare sulla sinistra».