Osanna annuncia: «Dopo le meraviglie della Regio V di Pompei il 2019 sarà l’anno di Oplonti»
A breve nel sito archeologico di Torre Annunziata nuovi saggi d’indagine per svelare l’area segreta della Villa di Poppea
TORRE ANNUNZIATA. «Dopo le meraviglie della Regio V di Pompei il 2019 sarà l’anno di Oplonti». È l’annuncio del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, formulato in occasione della serata inaugurale di venerdì 5 ottobre 2018 delle quattro visite spettacolarizzate previste per Oplontis (con la villa di Poppea suggestivamente illuminata di notte). Partiranno a breve nel sito archeologico di Torre Annunziata saggi d’indagine sotto il livello stradale con lo scopo di configurare la parte rimanente della Villa di Poppea, rimasta nel sottosuolo e magari anche rimpinguare il tesoro archeologico oplontino di nuovi reperti di pregio.
Per questo motivo è stata prevista la chiusura temporanea di via Sepolcri. Ha ringraziato per l’iniziativa della direzione vesuviana del Ministero dei Beni Culturali il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione. «Oplonti con l’ambito riconoscimento Unesco non è un sito archeologico vesuviano minore – ha argomentato il primo cittadino – ce ne danno continuamente atto anche in Regione Campania». Sono previste altre due serate (dopo il 5 e il 6) venerdì 12 e sabato 13 ottobre con tre turni a sera, a partire dalle ore 19,45. Il costo del biglietto è di 12 euro (per i possessori di Campania Artecard 6 euro).
Lo spettacolo notturno nella mitica villa oplontina é formato da musica, danza e recitazione, alla scoperta di storie e miti di duemila anni fa in uno dei siti antichi più belli d’Italia. Nerone è un personaggio singolare, descritto tra storia e leggenda sotto il profilo umano nello spettacolo “Nerone e le Imperatrici” prodotto da Casa del Contemporaneo. L’imperatore che uccise madre e moglie e fece incendiare Roma dando la colpa ai cristiani viene catapultato nella dimensione contemporanea attribuendogli gli stessi vizi (molti) e virtù (sconosciute) che lo avvicinano a personaggi pop di successo dei nostri giorni che fanno delle loro perversioni sessuali un motivo di spettacolarizzazione e d’ascesa sociale.
Lo spettacolo conduce i visitatori alla scoperta di uno dei siti più affascinanti e preziosi dell’area archeologica vesuviana, con musica, danza e recitazione, alla scoperta di storie e miti di duemila anni fa. Suggestiva la scena finale con magiche luci colorate, musica e danza nella piscina della Villa. Il percorso si apre con una breve introduzione al sito e alla sua storia, per poi svilupparsi all’interno della Villa con gli attori che si spostano, seguiti dal pubblico, nelle antiche stanze e nei giardini, fino alla suggestiva piscina.