Vendemmia 2018: esultano per la lunga estate i produttori di vino come Aniello Iovine
La cantina Iovine è la più antica in Terra delle Sirene, fondata nel 1890 dal nonno dell’attuale capo famiglia aziendale.
PIMONTE. Più lunga è l’estate (come quest’anno) migliore è la qualità dell’uva da vino della penisola Sorrentina. Esulta a giusto motivo Aniello Iovine (patron dell’omonima cantina di Pimonte) che intravede adeguate ricompense per i suoi sacrifici. Aniello Iovine é l’imprenditore-enologo della cantina a gestione familiare che vanta primati di produzione ed eccellenze vinicole locali. Esemplare il Terra di Gragnano, prodotto con uve di Pimonte rifermentate in bottiglia alla maniera antica. È un vino destinato a trionfare come bevanda cult dell’happy hour alla maniera sorrentina, abbinato con spicchi di pizza napoletana, mozzarella di Agerola, provolone del Monaco e olive di Sorrento.
Gli agricoltori della penisola Sorrentina vantano il merito di aver dato il loro contributo nella costruzione del suo tipico paesaggio col terrazzamento dei fondi scoscesi a fronte mare. In essi, al piano stradale, vegetano gli orti ricchi di pomodori, legumi e lussuriose verdure, più in alto dimorano gli alberi: aranceti, oliveti e limoneti. In collina (come Pimonte, Gragnano e Lettere) trionfa la vite a pergolato (Falanghina, Biancolella, Greco, Piedirosso, Sciascinoso e Aglianico). La famiglia Iovine vi produce vino dal 1890: è la cantina più antica attiva in Terra delle Sirene, fondata da Aniello, nonno dell’attuale capo famiglia aziendale.
Parliamo di un imprenditore eclettico che ha sperimentato tutti i mestieri del mondo del vino, dalla produzione di botti di castagno alla mediazione delle uve. Soprattutto si è dato da fare in vigna ed in cantina, sospinto dalla passione per il vino, l’amore della famiglia e un microclima benedetto dal Padreterno per la produzione del nettare d’uva, tanto è vero che sono arrivati finanche gli apprezzamenti di uni Papa. È stato negli anni accumulato un patrimonio di mezzi, conoscenze e soprattutto esperienza, lasciato in eredità da padre e figlio per tre generazioni.
Siamo alla quarta, ma don “Aniello II” ha ancora il bastone del comando. Nel frattempo sono accresciuti i “segreti” sulla cura delle vigne e il mestiere in cantina. Di pari passo è aumentato il numero dei vigneti, oltre che nella penisola sorrentina, nel Vesuviano (Pompei), nel Sannio e nell’Irpinia. L’azienda vinicola Iovine vanta complessivamente 12 etichette ed una produzione di 30.000 bottiglie di vini diversi. Partecipa a fiere e concorsi, ricevendo attestati, premi e benemerenze. La nostra opinione a riguardo è che gli apprezzamenti sul mercato sono importanti ma alla fine il vino buono si vende da solo.