Cresce l’attesa a Pompei per il Jazzit Fest 2019

È un’iniziativa itinerante che fonda il suo successo sulla musica, l’improvvisazione, la creatività e l’incontro tra i giovani

POMPEI. La notizia dell’organizzazione del Jazzit Festival a Pompei ha creato fervore d’iniziative nell’amministrazione comunale, la comunità civile è in fermento, specialmente il ceto giovanile che sarà protagonista dell’iniziativa, su base spontanea e senza fine di lucro. Jazzit Fest è un’iniziativa itinerante che fonda il suo successo sulla musica, l’improvvisazione, la creatività e la moda che connota le giovani generazioni: nel momento d’incontro trovano un’occasione di stimolo creativo, derivante dall’amicizia e dall’amore per la vita.

Il programma di base dell’iniziativa è costituito da una serie di regole e principi morali tra le quali spicca quella della “residenza creativa”. Vale a dire, in soldoni, che se qualcuno penserà di costruire a Pompei per giugno 2019 un’occasione di business sul movimento di migliaia di giovani che arriveranno in città, portando con loro tanta musica nell’animo ma pochi soldi in tasca, ha completamente sbagliato i conti. Né saranno accettate gerarchie tra quanti si lanceranno spontaneamente nei prossimi mesi nell’iniziativa dell’accoglienza a costo zero.

Il Jazzit Fest è promosso da Civitates e punta a fare la rivoluzione in primis nelle comunità locali, aprendole allo spirito dell’ospitalità disinteressata e della musica, che è un viatico per le buone azioni in termini sociali, di cultura e di innovazione economica per le comunità. Insomma si attende un “vento nuovo” per la prossima estate 2019 nella città di Pompei, che spazzi la “nebbia” dell’ignoranza e della staticità improduttiva. Un vento che porti il seme della valorizzazione del buono del territorio a partire dall’archeologia e dall’arte.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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