Al Delirum riparte il ciclo di letture CondiViviamo
Raffaele Allocca racconta storie comuni della nostra terra, tra contraddizioni e oscurità: parla di gente che “ce l’ha fatta”
POMPEI. A Firenze c’è una “Piccola farmacia letteraria”, una libreria molto graziosa in cui ogni libro ha il suo bugiardino che spiega composizione, indicazioni terapeutiche, posologia ed effetti collaterali. Un’idea meravigliosa che la dice lunga sul “potere” della lettura. A Pompei, c’è il Delirum, che di farmaceutico non ha nulla se non la folle pretesa di “alleviare” quello che, spesso, più che il “male di vivere” è il vivere male (e mi scusi Montale). Perché a volte capita che nel mentre il giorno dà un calcio a quello dopo per mandare avanti il tempo incontri un momento di sorpresa, la leggerezza improvvisa, lo sguardo altrui che t’aggancia e ti fa nascere un sorriso… Così mercoledì 13 febbraio 2019, continua “CondiViviamo“, il ciclo di letture promosse da “il Gazzettino vesuviano” e curato dal prof. Raffaele Allocca.
Continuiamo ad immergerci grazie alla recitazione di Allocca in mondi altri che sì sono terapeutici non perché si parla di imprese eroiche o universi fantastici, tantomeno i protagonisti sono esseri di puro valore o straordinari. Anche mercoledì prossimo Allocca racconterà di storie comuni, quotidiane, che hanno come sfondo la nostra terra, nelle sue più comuni contraddizioni ed oscurità. Ma parla di gente che “ce l’ha fatta”, persone comuni che dalla marginalità sociale si elevano a protagonisti della propria esistenza perché (come chi c’era nel precedente incontro) chi nasce tondo, sì, può morire quadro. La letteratura come “salvezza”, la lettura come “salvezza”… la lettura condivisa come “terapia di salvezza”. E se è vero che “quando non puoi uscire dal tunnel dovresti impegnarti ad arredarlo”, noi mercoledì cerchiamo con voi lo stile più consono. Vi aspettiamo allora alle 19.30, al Delirum, con una nuova “pillola” di CondiViviamo. “Lector, intende, laetaberis”.
Licia Petraccone per “Il Gazzettino Vesuviano”