Il CirCuba, il circo nazionale cubano festeggia a Napoli i suoi primi cinquant’anni di storia

Lo spettacolo “CirCuba”, che mescola danza folklore e arti circensi sulle melodie rumba, merengue, cha cha cha e salsa

NAPOLI. Dopo il fantastico esordio nella Capitale dove ha effettuato 74 spettacoli sold out in due mesi di permanenza con più di 250mila spettatori e dopo aver effettuato una rappresentazione speciale nella sala Nervi il 2 gennaio 2019 per Papa Francesco, arriva per la prima volta a Napoli, a Edenlandia, fino al 24 marzo 2019 il fantastico spettacolo “CirCuba”, che mescola danza folklore e arti circensi sulle melodie rumba, merengue, cha cha cha e salsa. Un grande show solare, allegro divertente e ritmato adatto a tutta la famiglia.

Un circo cubano come un invito alla gioia, un rimedio allo stress quotidiano all’oscurità. E proprio il ministro della Cultura cubano ha accettato l’dea di festeggiare in Italia mezzo secolo di storia dalla nascita di CirCuba che fu il vero trionfo della rivoluzione di Fidel Castro sul mondo del circo. Proprio nel 1968, infatti, Fidel, nazionalizzò il mondo del circo, inaugurando cosi il primo spettacolo itinerante con artisti formatisi nelle varie palestre successivamente poi divenute scuole.

Un modo questo, sostiene il Ministero della cultura di Cuba, che tende a far conoscere l’immenso valore culturale e la disciplina circense musicale e di danza che ha questo Paese caraibico. Il Paese occupa un ruolo di spicco nel campo della musica, è qui infatti che nascono alcuni dei generi più belli della musica come il son (padre di tutti i ritmi di Cuba), il mambo e soprattutto la salsa, vero e proprio ritmo nazionale, che viene ballato in maniera stupenda praticamente ad ogni ora del giorno.

I cubani sono infatti dei veri e propri maestri nel ballo e vederli ballare (o ballare insieme a loro) è un vero e proprio spettacolo, soprattutto in occasione del Carnevale, che si svolge verso fine estate e che viene vissuto con grande enfasi dal popolo cubano. Per questa suggestiva creazione, sono stati selezionati una cinquantina di artisti dalla più famosa scuola di circo a L’Avana. Tutti condivideranno il palcoscenico sotto lo chapiteaux e inviteranno a celebrare con gioia e buon umore, l’ingresso in questa isola ricca di allegria, bella gente e bellezza naturale conosciuta al mondo per il suo splendido mare, per i suoi palazzi colorati ma anche per la sua musica; è proprio attraverso la musica, la danza, il canto e il circo che questo show prende forma con 12 suggestivi quadri.

Il protagonista dello show è un simpatico personaggio (comico) che decide di partire per quest’isola e una volta entrato in aereo ed essersi allacciato le cinture di sicurezza atterreranno in mondo magico di colori, ritmo e allegria. Troviamo, nel circo cubano, la tecnica acrobatica Sovietica, resa al tempo stesso diversa grazie all’influenza della cultura afro-cubana, spagnola e latina che lo rende speciale e naturale con la sua musica e la danza. Come detto il circo cubano ha le sue origini nell’ex circo sovietico.

Dopo la rivoluzione nell’epoca di riavvicinamento tra Cuba e l’Unione Sovietica, il Circo di Mosca, riconosciuto in tutto il mondo, ha fatto il suo debutto nel repertorio acrobatico cubano. Oggi, il circo si è emancipato artisticamente a forgiare un’identità strutturale basata più sulle sue caratteristiche attuali con la sua musica, balli tradizionali. Se la maestria acrobatica si è chiaramente ispirata al circo russo, la sua forma contemporanea è più focalizzata sulla cultura afro-cubana.

V’è anche l’influenza della Cina. Questa diversità che si trova nella società cubana ha scaturito in questo circo un gusto particolare, al punto che ora alcuni numeri sono senza precedenti nel repertorio acrobatico internazionale. Questa fusione ha permesso ad alcune performance di essere uniche e inedite nel repertorio delle attrazioni acrobatiche internazionali facendoli diventare di stampo cubano e facendole conoscere al resto del mondo.

Una vera e propria colonna sonora di ritmi tipici suonata dal vivo da un’orchestra locale e cantata dalla doppia voce di due cantanti con uno straordinario corpo di ballo, tutti provenienti dalla scuola di stato Compagnia de l’Havana e dove il pubblico rimarrà sorpreso di non vedere i soliti clown o un semplice giocoliere o i trapezisti più straordinari, ma un vero e proprio show intenso carico di fascino, calore, ritmo e bravura artistica. Sarà un vero e proprio tempio dove lo spettacolo nella sua interezza conquisterà lo spettatore. Artisti che hanno qualcosa in più che raramente si è visto in altre rappresentazioni.

Grande talento nelle performance, che hanno addirittura cambiato il modo di eseguire il numero del trapezio, rendendolo più spettacolare non usando la classica altalena, ma dei grandi elastici, che daranno agli acrobati le sembianze di veri e propri proiettili umani. Si vedono degli atleti saltare e atterrare dopo aver eseguito delle evoluzioni mortali su una piccola sbarra di legno e ancora delle straordinarie contorsioniste alcune appese ad un cerchio aereo altre appese per i loro capelli. Quest’ultima esibizione tipica dell’isola cubana. Quattro gli atleti che in diverse performance, come quella dei verticalisti, formeranno delle vere e proprie sculture umane.

Altri atleti al salto della corda, uno dei giochi ancora oggi praticato dai bambini cubani e di tutto il mondo, effettueranno salti mortali da rabbrividire. Altri ancora salteranno dall’altalena russa atterrando su una rete posta a cinque metri dalle teste degli spettatori.E poi comico, sempre pronto a tenere alto il tenore dell’allegria e della festa. L’organizzazione non ha dimenticato proprio nulla. La sala dove si svolge lo spettacolo è climatizzata e attrezzata con comode poltrone e una pista rialzata che permette perfetta visibilità da ogni ordine di posto. Per ospiti particolari, poi, c’è la Vip Longue, una novità tutta cubana che ospiterà gli spettatori in un ambiente raffinato dove sarà possibile gustare cocktail cubani insieme e snack e stuzzichini. (c.s.)

Redazione Made in Pompei

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Made in Pompei è una rivista mensile di promozione territoriale e di informazione culturale fondata nel 2010.

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