Il Mann saluta la primavera con l’ingresso gratuito
Mostre, eventi, poesia, ricorrenze: al Museo Archeologico sarà possibile festeggiare il 21 marzo all’insegna della cultura
NAPOLI. Nell’ambito della campagna ministeriale Io Vado Al Museo, giovedì 21 marzo 2019 sarà una delle date ad ingresso gratuito scelte dal Mann. Sarà possibile, dunque, festeggiare l’arrivo della primavera all’insegna della cultura, visitando le collezioni permanenti e le due mostre temporanee in programma all’Archeologico (“Res rustica. Archeologia, botanica e cibo nel 79 d.C.” e “Nel Vulcano. Cai Guo-Qiang e Pompei”, risultato creativo dell’Explosion Studio che il famoso skyladder cinese ha realizzato nell’anfiteatro dell’antica città vesuviana).
Sempre giovedì prossimo, inoltre, sarà in calendario la manifestazione “Cultura Mannara” che, organizzata dall’Associazione “Pro Loco Capodimonte e III Municipalità”, prevederà l’allestimento di un’area espositiva, nella Stazione Neapolis, dedicata alle eccellenze del territorio campano, fra tradizione e nuove tecnologie.
Ancora, giovedì 21 marzo sarà la Giornata Internazionale della Poesia ed il Mann offrirà ai propri visitatori, grazie alla rassegna “Fuoriclassico 3. Sul corpo” (curatore: Gennaro Carillo; referente organizzativo: Andrea Milanese), un incontro d’eccezione con una delle grandi interpreti della lirica italiana: sarà Mariangela Gualtieri, che ha fondato con Cesare Ronconi il Teatro Valdoca ed è nota al pubblico per la sua collaborazione con Jovanotti, a guidare il pubblico in un particolarissimo rito sonoro, intitolato “Cattura del soffio” (l’evento si svolgerà alle 18, nella Sala del Toro Farnese).
Il 21 marzo, infine, il Mann festeggerà l’eterna bellezza de “L’Infinito” del poeta di Recanati, prestando cinque sculture in occasione della mostra “Il corpo dell’idea. Immaginazione in Vico e Leopardi”, organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Napoli: le statue di Cerere, Erato ed Eracle, insieme a due straordinarie opere della collezione Farnese, l’Erma bifronte di Tucidide-Erodoto (II sec. d.C.) ed il Busto di Omero tipo Apollonio di Tyana, risalente, con ogni probabilità, all’età traianea.