Ercolano, parte la primavera dei restauri: ogni venerdì cantieri aperti per turisti e appassionati
Si parte con la visita del cantiere della Sede degli Augustales, un’ampia sala con un sacello riccamente decorato con affreschi
ERCOLANO. È la primavera dei restauri al Parco Archeologico di Ercolano. A partire dal 19 aprile 2019 parte “Close-up Restauri a porte aperte”: ogni venerdì mattina, dalle ore 11.00 alle 12.00, i visitatori del Parco potranno accedere ai cantieri di restauro in corso nell’area archeologica nell’ambito delle campagne di manutenzione sia programmata che straordinaria, e parlare con i conservatori per scoprire il loro lavoro. Si tratta di un servizio offerto dal Parco senza alcun costo aggiuntivo, essendo già compreso all’interno del biglietto di ingresso al sito.
Si parte venerdì 19 aprile con la visita del cantiere della Sede degli Augustales, che si presenta come un’ampia sala con un sacello centrale riccamente decorato con affreschi parietali. Nella parte centrale della sala si conservano anche le grandi travi lignee, interamente carbonizzate, che servivano da supporto per il piano sovrastante. L’intervento conservativo prevede la mappatura, la pulizia e il consolidamento dei dipinti murali e degli intonaci.
Per la pavimentazione è prevista la rimozione dei depositi incoerenti e coerenti, il trattamento biologico e il consolidamento della coesione e dell’adesione degli strati preparatori. In merito agli elementi di legno carbonizzato, è in corso lo smontaggio, la pulizia e il rimontaggio dei vassoi protettivi in plexiglass. Un’ulteriore operazione è prevista sui vetri protettivi posti a protezione di frammenti lignei carbonizzati lungo la facciata nord, che, se facilmente asportabili, potranno essere rimossi e puliti adeguatamente o, altrimenti, verranno puliti in situ senza smontaggio.
«L’apertura al pubblico dei cantieri di manutenzione programmata – dichiara il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano – corrisponde ad una gestione partecipativa dei processi che vede da una parte anche la richiesta del nostro pubblico, sempre più appassionato e interessato, dall’altra il dovere di essere accessibili e trasparenti anche nella nostra pratica quotidiana in modo tale da rendere Ercolano laboratorio aperto per tutti. Il tutto avviene in coerenza con quanto voluto già dal grande studioso e Soprintendente Amedeo Maiuri di rendere vivo un luogo in apparenza non vivo ma che invece ha tanto da trasmettere e tramandare attraverso una modalità di fruizione aperta». Per scoprire i cantieri visitabili consultare il sito www.ercolano.beniculturali.it.