L’Arcivescovo Caputo durante il Buongiorno a Maria: «Gesù ci chiede di essere missionari»
Santuario gremito nei primi due giorni per l’appuntamento con la preghiera del mattino alla Madonna del Rosario
POMPEI. Tantissimi i fedeli giunti a Pompei per il tradizionale “Buongiorno a Maria” di maggio. Ieri, primo maggio, il Santuario della Madonna del Rosario era gremito di migliaia di persone ed oggi, nonostante sia un giorno feriale, l’affluenza è stata ancora straordinaria. Lo sarà fino al 31 maggio perché è grande l’amore per Maria Santissima. Il primo pensiero dell’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, che ha presieduto il rito di ieri mattina, è stato rivolto a chi testimonia la propria fede in Dio attraverso la sofferenza.
«Siamo di nuovo insieme all’inizio del mese di maggio, dedicato alla nostra Madre Celese – ha introdotto il Presule la sua riflessione – per esprimerle il nostro affetto con la preghiera del “Buongiorno a Maria”. Assieme a noi sono spiritualmente unite centinaia di migliaia di persone che ci seguono attraverso Tv2000. A tutti loro, in particolare agli anziani, ai detenuti, agli ammalati, ai diversamente abili va il nostro caro saluto».
«Durante questo mese – ha poi proseguito il Prelato – le riflessioni saranno ispirate al tema “Missionari del Vangelo con lo stile di Maria” secondo gli insegnamenti dell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco. La missionarietà è connaturale alla nostra fede cristiana. Dopo la risurrezione, Gesù chiede infatti ai suoi discepoli: “Come il Padre ha mandato me così io mando voi!” (Gv 20,21). E in seguito: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28, 18-20)».
Ed è questo il senso del “Buongiorno a Maria”. Si prega in Santuario alle 6.30 di ogni giorno, ma poi, con la benedizione della Madonna, ha inizio la propria giornata. Ovunque, in casa, sui luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle piazze, ovunque si viva la propria esistenza, un cristiano deve farsi missionario, testimoniando il Vangelo e cercando sempre la pace, nell’amore per tutti i propri fratelli.