La storia della nuova Pompei raccontata attraverso le Opere di Carità
In Santuario allestita una mostra fotografica che propone in 60 immagini gli ultimi 127 anni di vita della comunità locale
POMPEI. Propone un viaggio nel tempo la mostra allestita tra la Cappella Samuel e la Sala Offerte del Santuario, che racconta la storia della Nuova Pompei, da fine Ottocento ad oggi, attraverso un percorso “storico-fotografico” pensato e realizzato dall’Archivio “Bartolo Longo”. Grazie ad oltre 60 immagini, il visitatore può ripercorrere la storia della città mariana, del Tempio intitolato alla Vergine del Rosario e delle Opere di Carità fondate dal Beato Bartolo Longo, oltre che la straordinaria vicenda di fede di quest’uomo e la grandiosità dell’opera da lui compiuta.
Come spiegano i realizzatori del Progetto «la mostra è una delle tante nuove proposte che arricchiscono la visita al Santuario, luogo di preghiera, ma anche di storia e di cultura. È stato allestito un percorso tematico che, attraverso le immagini, un’opportuna segnaletica e dei pannelli esplicativi, valorizza la storia di questo luogo di fede». Non a caso, il percorso fotografico culmina con gli ambienti dell’appartamento di Bartolo Longo, anch’essi di recente allestiti nella Sala Offerte.
Le foto originali dell’epoca del Beato raccontano, a partire dal 1872, la storia della nuova città di Pompei, trasformatasi da landa desolata e deserta in città di fede e di carità, di accoglienza e di riscatto sociale. Il percorso inizia con la foto della preesistente chiesetta di Valle di Pompei, nella cui area il Beato fece costruire il Santuario dedicato alla Madonna del Rosario.
Le foto, che attraversano l’intera cappella, poste l’una accanto all’altra lungo una simbolica striscia di colore “rosso pompeiano”, mostrano, poi, i ritratti dei bimbi accolti nelle Opere fondate da Longo. La prima, risalente al 1893, ritrae il piccolo Mario nell’Ospizio per i Figli dei Carcerati. Scorrendo con lo sguardo, si arriva al 1897, ad una delle foto che ritraggono il Santuario in costruzione. Del 1899 è invece la foto di Laura, tra le prime orfanelle accolte nell’Orfanotrofio Femminile.
Man mano che si prosegue, si ripercorrono le tappe dell’opera fondatrice compiuta a Valle di Pompei dall’avvocato che creò, per i bambini e i ragazzi accolti, anche scuole professionali che potessero dar loro un futuro migliore. Si possono, infatti, ammirare le foto della scuola di legatoria, della scuola di intaglio e della tipografia. Non solo. Continuando nel percorso, si trovano le immagini della tramvia elettrica, delle Poste, della stazione dei Carabinieri. Non mancano quelle del Beato Bartolo Longo e della consorte, la Contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco.
Ad animare il percorso, dunque, le foto in bianco e nero del Santuario e degli Istituti per i Figli dei Carcerati in costruzione, dell’inaugurazione della Facciata, dei bambini ritratti all’interno degli Orfanotrofi, della visita di alcuni di essi ai genitori in carcere. Dettagli sconosciuti a tanti, soprattutto alle nuove generazioni. Immagine dopo immagine, si ripercorrono le trasformazioni avvenute nel tempo, osservando i particolari e magari individuando qualche antenato fra le persone immortalate.
Fanno parte dell’esposizione anche le foto delle visite dei Pontefici San Giovanni Paolo II (1979 e 2003), Benedetto XVI (2008) e Francesco (2015). Chiudono la mostra alcune immagini dedicate all’attualità, alle Opere come sono oggi, trasformate negli anni e adeguatesi al mutamento dei tempi e delle leggi. Queste ultime foto, sono posizionate in modo da formare un mazzo di fiori retto da uno stelo “rosso pompeiano” che simboleggia la rinascita, il fiorire sempre nuovo di opere e il riscatto sociale di chi viene accolto.