Ed Mud: è lui il volto pompeiano della musica elettronica
L’artista ha già tre Ep all’attivo: “Childhood”, uscito nei primi mesi del 2019 è dedicato all’infanzia trascorsa in Toscana
POMPEI. È Raffaele Fogliamanzillo il volto pompeiano della musica elettronica. Conosciuto come Ed Mud, ha un passato di collaborazioni ed esperimenti rock e indie, ma ha trovato la sua strada da solista tornando alle sue origini: la passione per il jazz che poi ha fuso con l’elettronica, lasciando la sua personalissima impronta. «Ho iniziato a suonare in quarta elementare – racconta – Il mio primo strumento è stato la chitarra». Sono passati quasi vent’anni da quando quel ragazzino che ha trascorso a Firenze tutta l’infanzia ha iniziato a pizzicare per la prima volta le corde. Oggi ha 28 anni e tre ep all’attivo, con un quarto che già inizia a prendere forma nella sua mente.
Ma il percorso per arrivare a questo risultato non è stato sempre semplice: «Ho fatto esperienze con band diverse, tra cui i Kakfa sui Pattini. Poco prima che andassero a X Factor ho deciso di abbandonare e intraprendere una carriera da solista. All’inizio è stato dissestante perché chiaramente non avevo più le stesse certezze. Mi è sembrato di ricominciare da capo ma l’ho fatto con l’entusiasmo con cui un bambino inizia a suonare uno strumento. Ho continuato perché mi faceva stare bene».
Nessun rimpianto sull’addio ai Kafka, anzi, Ed Mud spiega che i rapporti col gruppo sono rimasti ottimi e la sua scelta non è stata motivata dalla volontà della band di tentare la strada del talent: «Se mi capitasse la possibilità di parteciparvi con quello che faccio adesso, lo farei volentieri. Il punto è che in quel periodo non ero felice e non mi andava di dare ai giovani che si avvicinano alla musica un’immagine falsa di quello che sono».
E anche se X Factor ha portato ai Kafka sui Pattini non poca visibilità, Ed Mud non si pente. Le soddisfazioni, del resto, sono arrivate anche per lui: «Ho pubblicato tre Ep. Il primo, Reverse, è stato anticipato da “Jade”, la mia prima traccia in assoluto. Dopo la pubblicazione ho iniziato la vera ricerca del mio suono e sono arrivati il brano “After You” e l’album “Izumi”. Poi quest’anno, il 15 febbraio, è uscito il terzo Ep, che ho intitolato “Childhood”, perché è dedicato alla mia infanzia in Toscana».
Proprio in Toscana Ed Mud sta tenendo i primi concerti per promuovere il disco, ma la sua musica ha già oltrepassato i confini. Sulle piattaforme digitali, infatti, gli ascolti arrivano addirittura dall’Asia e dagli Stati Uniti d’America. Un successo guadagnato anche grazie all’etichetta discografica “Pitch The Noise Records” e alla band di supporto live “Human Tapes” formata dalla cantante Imma Tufano e dal batterista Alberto Emrick, entrambi compagni di Ed Mud al Conservatorio.
L’artista pompeiano sta infatti completando i suoi studi di musica jazz. Una vita dedicata alla musica insomma e un’identità musicale già chiara nel suo nome d’arte: «Mud è la traduzione di fango – spiega – e sta ad indicare la tendenza elettronica di utilizzare nastri che “sporcano” il suono per creare effetti di audio design. “Ed” invece è un personaggio dei fumetti in cui mi sono sempre identificato».