L’archeologia subacquea protagonista della mostra fotografica al Castello di Baia
L’esposizione racconta la stagione di nascita della disciplina in Italia dagli anni ’50, con le prime fasi pionieristiche
BACOLI. Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei ha inaugurato lo scorso 24 maggio 2019 la mostra fotografica “I pionieri dell’archeologia subacquea nell’area Flegrea ed in Sicilia” nelle sale museali del Castello di Baia, a Bacoli (Napoli). L’esposizione, con allestimento e curatela realizzati da Teichosarcheologia, racconta la stagione di nascita dell’archeologia subacquea in Italia, dagli anni ’50, quelli delle prime fasi pionieristiche, contrassegnato dalle grandi scoperte che ne sono derivate e che hanno dato impulso alla ricerca scientifica in questo campo e alla relativa applicazione delle tecnologie più avanzate, nonché alla nascita di strumenti di tutela specifici, fino a giungere alla costituzione della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana da parte di Sebastiano Tusa.
Il percorso della mostra (visitabile fino al 6 gennaio 2020) utilizza materiali video e fotografici d’epoca, con allestimenti multimediali e sensoriali, accompagna il visitatore in una realtà virtuale immersiva, per un’esperienza unica ed evocativa. Il luogo in cui è ospitata la mostra, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, collocato nel Castello di Baia, non è solo una suggestiva cornice ma esso stesso un elemento integrante e fondamentale di quanto accaduto in quegli anni.
La mostra è un racconto fatto di documenti d’archivio, foto d’epoca e lettere dei protagonisti della ricerca subacquea, provenienti dagli archivi delle Soprintendenze del ministero per i Beni e le attività culturali, da Istituti specializzati, da archivi privati, dalle Soprintendenze della Regione Siciliana. Spiega, attraverso i relitti ritrovati, come la ricerca sia riuscita a comprendere i flussi migratori e i rapporti commerciali lungo le coste, le relazioni tra i popoli, come siano stati individuati quei punti di partenza e di arrivo di genti, merci ed idee che hanno caratterizzato la storia del Mediterraneo, le sue città portuali, le mete del commercio, che sin dall’antichità sono stati luoghi nevralgici dei processi di trasformazione culturale.
Questa mostra fotografica nel Castello di Baia rappresenta un ideale antefatto della mostra “Thalassa. Meraviglie dei Mari della Magna Grecia e del Mediterraneo”, che sarà inaugurata il 18 dicembre 219 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann), nel Salone della Meridiana. Un progetto promosso dal Mann, dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dall’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e da Teichos, grazie al protocollo che hanno sottoscritto per sviluppare, nel prossimo triennio, una serie di attività culturali, di ricerca, divulgazione e informazione.
“Il compianto Sebastiano Tusa – fa sapere il Parco Archeologico dei Campi Flegrei in una nota – assessore ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, ha lavorato con passione al progetto, agli eventi collegati e a questa stessa mostra, realizzata anche grazie alle sue fondamentali indicazioni. Questo appuntamento costituisce perciò anche un primo grande omaggio e un riconoscimento sentito rivolto alla memoria di un grande archeologo e soprattutto di un grande uomo”.