Viaggio nei gruppi musicali “made in Pompei”
POMPEI. In questo racconto vi porterò in viaggio tra le orchestre e i complessi in voga a Pompei dagli anni ‘50 in poi: gruppi musicali nati per gioco e per passione che allietavano le serate pompeiane e non solo. Siamo negli anni 1949-50, quando in Italia andava di moda il varietà e la rivista: per chi ricorda, famose erano quelle di Totò e Rascel.
Bene: a Pompei, per chi non lo sapesse, esistevano due orchestre di grande livello. Una si chiamava “Orchestra Azzurra”, diretta da Luigi Papalia, fisarmonicista pompeiano ed era un’orchestra a fiati, ovvero trombe, tromboni, ecc. Poi c’era un’altra orchestra che era diretta da Ludovico Coppola, ex impiegato delle Poste, detto Vico Vichi, grande artista della tromba.
Entrambe le orchestre si esibivano in serate di varietà nel teatro “Bartolo Longo” (che poi, in seguito, divenne “Di Costanzo-Mattiello”). Negli anni ‘60 si ebbe una vera e propria trasformazione del genere musicale, tanto che dalle orchestre si passò alle band.
Mitica era quella di Peppino di Capri e i suoi “Rockers” in Italia e, soprattutto, i Beatles con il loro “pop” in Inghilterra, che influenzò anche l’ambiente pompeiano, tanto da far nascere diversi complessi come I Vega B, gli Adams, I Discepoli e I Prems.
Nel 1966 il complesso cambiò il nome in “I Nuovi Nobili” (nella foto, ritratti con il mitico Mike Bongiorno) e ai fratelli Veglia si unirono il cantante Gaetano De Matteo detto Nino Loris, Ignazio Laiola (alla chitarra), entrambi di Torre Annunziata e, per finire, Agostino Fiorenza (al basso); nel 1968, infine, si aggiunse anche Felice Trapani (alla chitarra).
Questo nuovo complesso operò per lo più in Costiera Amalfitana in varie serate alla Fregata di Positano, all’Hotel Luna e al Gran Caffè di Amalfi. Dopo 4 anni di successi il cantante Loris fu sostituito da Nello Buongiorno che tutti conosciamo, famoso ancora oggi per i grandi successi in Rai, proprio quel successo che nel 1977 lo costrinse a lasciare il gruppo dei Nuovi Nobili per mettersi in proprio. La band in seguito prosegui le serate fino agli anni ‘90.
Nel 1965 nacque un complesso dal nome “Ruins” composto da 5 elementi: Americo Sannino (organo), Rosario Gracco (chitarra) – poi sostituito da Paolo Cibelli (a destra nella foto in basso) -, Romeo Spera (batteria), Elio Gargiulo (basso), Mattia Scagliarini (cantante).
Questo complesso allietò le serate pompeiane e si esibì anche in altri locali in voga all’epoca come il Cinestereoclub di Torre del Greco e lo Schiribizzo di Napoli. A pochi mesi dalla costituzione, in occasione della messa in onda della serie televisiva “La Famiglia Addams”, il gruppo cambiò il proprio nome con Adams (per scelta del gruppo con una sola “D”).
Due anni più tardi la band partecipò al Festival dei Complessi presso il teatro Bartolo Longo, riscuotendo un grande successo. L’anno dopo, nel 1968, fecero addirittura una tournée in Calabria. Gli Adams incisero anche una matrice discografica che però non venne passata sul vinile, per la prematura scomparsa di Mattia Scagliarini, avvenuta nel settembre del 1969. Il gruppo si sciolse nell’inverno del 1970.
Intanto nel 1966 era venuto alla luce un altro complesso: I Discepoli, composto da Felice Trapani (voce), Tommaso Staiano (chitarra), Antonio Amitrano (batteria), Giuseppe Schettino (chitarra) e Giovanni Podestà (basso). Ritratto in foto durante una serata all’Hotel degli Amici (Pompei), il complesso si sciolse due anni dopo, nel 1968.
Dopo gli anni ‘70 prese piede un’altra band formata da giovani pompeiani, ovvero I Prems, composta da Giuseppe Scagliarini, batterista e cantante (fratello di Mattia degli Adams), Carmine Inserra (chitarra solista), Michelangelo Vitiello (basso), Alfredo Contaldo (chitarra ritmica) e Pietro Pasquale Amitrano (pianola). Anche questo gruppo si distinse in serate ed eventi di grande successo, la musica che eseguivano era essenzialmente melodica e generalmente italiana, anche se non mancava qualche brano di folk americano o di musica inglese.
Nel momento di maggiore successo ebbero addirittura un ingaggio in un locale molto famoso sulla spiaggia di Erchie, dove si esibirono ogni sabato e domenica per una intera estate. I differenti gusti musicali dei componenti della band generarono divisioni tra chi era per il “rock” e chi era per la “melodia”, tali da determinare in seguito il definitivo scioglimento del gruppo.
Siamo arrivati alla fine del viaggio, che ci ha riportato alla memoria la spensieratezza di quei giovani (oggi sessantenni e più), che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco grazie alla loro passione per la musica. Ringrazio i signori Mario Veglia, Romeo Spera, Felice Trapani e Alfredo Contaldo per le testimonianze storiche dei vari gruppi.