Torre Annunziata, Don Ciro Esposito nominato Monsignore

Al parroco della parrocchia di Santa Teresa è stato conferito, questa mattina, il titolo di Cappellano di Sua Santità

TORRE ANNUNZIATA. “Il Santo Padre, accogliendo la richiesta che gli avevo fatto, ha acconsentito che venisse conferito il titolo di Cappellano di Sua Santità a 11 sacerdoti della Diocesi di Napoli”: con queste parole, stamane, il Cardinale Crescenzio Sepe ha conferito ad 11 sacerdoti, tra i quali figura Don Ciro Esposito, il titolo di Monsignore.

Don Ciro Esposito, parroco della Parrocchia di Santa Teresa in Torre Annunziata e Vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico di Napoli, nel corso degli anni, oltre a svolgere attività di insegnamento di Analisi matematica e materie ad essa connesse in ambito universitario, ha ricoperto, e ricopre tutt’oggi, prestigiose cariche negli ambienti curiali napoletani: Giudice Collegiale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Campano, Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Matrimoni, Cancelliere del Tribunale Ecclesiastico Diocesano, solo per citarne alcuni.

Monsignor Ciro Esposito potrà, da oggi, fregiarsi del titolo che, in passato, era riservato unicamente ai chierici addetti alle Basiliche Romane e alla Cappella Papale, prima che questa onorificenza venisse diffusa a tutta la Chiesa universale.

A Don Ciro vanno i più affettuosi auguri da parte di tutta la redazione di Made in Pompei per questo prestigioso riconoscimento che è, soprattutto, una prova dell’importante lavoro che egli ha svolto non solo come membro della Curia di Napoli ma, in particolar modo, come pastore delle varie comunità parrocchiali che nel corso degli anni gli sono state affidate. Naturalmente a questi auguri si aggiungo anche quelli dell’autore che da anni collabora strettamente con il Monsignore, al quale è legato da profonda stima ed affetto filiale.

Alessio Barco

Alessio Barco

Giornalista, ha 20 anni e vive a Torre Annunziata. Studia Giurisprudenza e tra la sue passioni, oltre al giornalismo, c’è quella per la cultura e l’archeologia.

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