Cantina Tagliafierro, tradizione antica e spirito innovatore tra le 8 aziende vinicole di Tramonti

In questa zona il terreno presenta qualità chimiche eccezionali per la presenza di lapilli tra argilla e sabbia

TRAMONTI. Non smetteremo mai di raccontare le storie delle giovani coppie campane che costruiscono con l’agriturismo il loro futuro, come la cantina Tagliafierro, tradizione antica e spirito innovatore tra le 8 aziende vinicole attive a Tramonti. Mentre si produce vino mette mano alla degustazione turistica, facendo capo all’iniziativa di due splendidi giovani (Raffaele Tagliafierro e Valentina Cuccaro) che pur nel retaggio antico (specialmente della famiglia Tagliafierro) e la disponibilità di piante secolari, custodi dell’ambiente e parte  di un paesaggio esclusivo, sono come sculture trionfanti nei due ettari di vigneto a tendone targati Tagliafierro.

Qui la varietà di uve nobili si mescola a quella autoctona, forse meno blasonate ma che fanno la differenza nella leggenda dei vini di Costa d’Amalfi, che vantano di un terroir  privilegiato per la produzione di vini esclusivi. Vigneti installati in un territorio ben delimitato, caratterizzato da condizioni climatiche esclusive (a 450 metri sul livello del mare) in una vallata a vegetazione eroica sulle pendici collinari a pochi chilometri del valico di Chiunzi sul versante di Maiori.

Il terreno presenta qualità chimiche eccezionali per la presenza di lapilli tra argilla e sabbia. Sedimentazione ricca di minerali e nello stesso tempo drenante, dovuta ad un’eruzione catastrofica del Vesuvio, che se fece molto male all’umanità è anche vero che segnò la fortuna del vino che viene ancora oggi prodotto in quella limitata zona geografica che gode di un micro clima che fa bene a quel vino rinomato nel mondo. La Costa d’Amalfi dalle secolari invasioni di pirati saraceni ha imparato a trasferire sul territorio interno (come nella frazione Campinola di Tremonti) saperi e sapori, che oggi sono il patrimonio ereditato da Raffaele e Valentina che guardano al futuro con ottimismo.

Lo sviluppo aziendale sta progredendo con la consulenza (in vigna come in cantina) dell’enologo Sergio Pappalardo. Grazie anche ai suoi consigli, dopo pochi anni già stanno arrivando i primi risultati: meno chimica (quindi assenza di solfiti), più genuinità insieme all’esaltazione del gusto equilibrato nella miscela di uve rinomate con uve tipiche del territorio che danno profumo, colore e la persistenza del retrogusto di frutti di bosco nei rossi, mentre si sente la ginestra e il profumo di limone nei bianchi.

Alla fine nei vini riemergono i sapori rilasciati dagli ortaggi coltivati alla base dei “tendoni”. Quindicimila bottiglie l’anno per quattro etichette in degustazione nella terrazza con bella vista fuori la cantina è il risultato della ditta-famiglia Tagliafierro. Tredici annata 2017. Uvaggio: Pepella-Biancazita-Falanghina; Thesauri rosato Dop Costa d’Amalfi annata 2017- Uvaggio Tintore-Piedirosso. Tramunte Tramonti Rosso Dop Costa d’Amalfi.annata 2017-Uvaggio: Tintore-Piedirosso (senza aggiunta di solfiti) Tagliafierro Riserva Tramonti Rosso Dop Costa d’Amalfi annata 2015-Uvaggio: Tintore-Piedirosso (13 mesi affinamento in tonneau, una anno in acciaio e 15 mesi in bottiglia).

Il vino alla cantina Tagliaferro è eccezionale, presentato con marketing moderno e creativo. La cucina gustosa è genuina. Il  punto di forza (a parte il vino) risiede nel verde abbagliante della vallata e il calore dell’accoglienza delle due famiglie della coppia di sposi che aiutano la nuova generazione a crescere e a moltiplicarsi nella più sana tradizione contadina campana.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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