Pozzuoli Jazz Festival, è la volta dell’Uneven Quartet di Stefania Tallini
Di scena anche due famosi musicisti internazionali: il batterista Greg Hutchinson e il clarinettista Gabriele Mirabassi
POZZUOLI. Proseguono gli appuntamenti musicali nei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei con il Pozzuoli Faber Jazz Festival, il Festival Dei Campi Flegrei che unisce la musica, all’archeologia e alla cultura flegrea. Il 10 luglio 2019 alle antiche Terme di Baia è la volta del quartetto jazz Uneven Quartet di Stefania Tallini, che ospita due famosi musicisti internazionali: il batterista Greg Hutchinson, considerato tra i più grandi batteristi del mondo e lo straordinario clarinettista Gabriele Mirabassi. Al contrabbasso Matteo Bortone.
Stefania Tallini è una delle più apprezzate pianiste, compositrici e arrangiatrici jazz italiane, il cui linguaggio originale ne fa una delle figure più interessanti e affermate nel panorama musicale internazionale di oggi. Con Gabriele Mirabassi, Stefania Tallini ha già registrato due album, uno dei quali è il tanto acclamato Maresìa (Alfa Music, 2008). Il gruppo presenta un nuovo progetto basato sulle originalissime musiche della pianista, con molti inediti nati per questo quartetto – Uneven – che andrà presto in sala d’incisione.
Il Festival di quest’anno, organizzato da Jazz and Conversation, conferma la straordinaria collaborazione già avviata lo scorso anno, con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, partner della manifestazione, che oltre a mettere a disposizione i siti archeologici per ospitare i concerti, ne supporta anche le attività, a testimonianza di uno spirito innovativo di gestione dei beni culturali, di grande apertura e vicina ai cittadini.
La rassegna sostiene, inoltre, l’attività della Fondazione Casamore, fondazione solidale senza scopo di lucro, che si occupa di bambini e giovani adulti affetti da malattie genetiche e del neuro sviluppo. Nel corso degli appuntamenti la Fondazione sarà presente con un suo punto informativo e raccolta fondi. A ciascun artista sarà donato, come sempre, al termine dei concerti la “Bomba di Pace” del Maestro Raffaele Ariante – artista puteolano che opera ad Assisi – a simbolo dell’unione e della condivisione che la musica riesce sempre a creare.