Castello di Matese, torna la rievocazione storico-medievale della Giostra
Il fulcro della manifestazione, nata nel 1995, è il torneo commemorativo dell’assedio dei baroni del 1460
CASTELLO DEL MATESE. Una luna d’argento attende, quest’anno, la Giostra di Castello del Matese, evento cardine dell’estate matesina. La manifestazione di rievocazione storico-medievale festeggia la 25esima edizione, con un calendario di eventi degno della fama acquisita nel corso degli anni. Dopo tante edizioni, con un eccezionale successo di pubblico, la festa è ormai la principale attrattiva dell’alto casertano.
Nata nel 1995, la manifestazione si è affermata come appuntamento immancabile per i visitatori che ogni anno accorrono a Castello del Matese, per assistere alla narrazione di una parte considerevole della storia e della tradizione della comunità matesina, in un paese che, nei tre giorni di festa, abbina un raffinato allestimento di spettacoli e mostre d’arte, all’ottimo cibo e alla vivace accoglienza.
Durante i tre giorni (2, 3 e 4 agosto 2019) è possibile anche spendere l’antica moneta, coniata per l’occasione e distribuita da un affidabile monte dei cambi. Il fulcro della manifestazione è il torneo commemorativo dell’assedio dei baroni del 1460, quando Castello era la rocca alta di Piedimonte, luogo protetto dove ripararsi per l’ultima resistenza: quel drammatico evento è rievocato con la contesa dello stendardo cittadino da parte dei cavalieri delle tre contrade cittadine (Cavallo, Platano e Torre).
Quest’anno le numerose iniziative, che precedono il torneo domenicale, saranno maggiormente curate, anche per i festeggiamenti delle nozze d’argento della festa. Anche per questa edizione non mancheranno i numerosi eventi musicali che si alterneranno nelle piazze e nelle contrade, con le mostre e i giochi d’epoca; il paese sarà “scosso” dalla potenza delle cornamuse e dei tamburi che rimbomberanno nei vicoli annunciandosi alle piazze e ai banchetti.
Il visitatore potrà conoscere il paese attraverso i percorsi della Chiesa del Purgatorio, posta sull’antica mulattiera, fino alla Torre Grande e al “Giardino degli Artisti”, piccolo museo a cielo aperto, scrigno di tesori dell’arte locale, dalla pittura alla scultura e all’artigianato tipico. Si preannunciano feste ancor più grandi nei banchetti contradaioli e intorno ai bancaregli, con degustazione dei prodotti tipici. Fino a tarda notte, si potranno gustare pietanze preparate secondo tradizione, in un itinerario gastronomico, dove si respira una sfida nella sfida, a colpi di prelibatezze, tra le varie contrade.
Il venticinquesimo sarà anche occasione di brindisi durante l’aperitivo di mezzodì della domenica a base di ippocrasso e stuzzicarìe. Tutto culmina con l’atteso torneo della domenica, preceduto dal corteo storico. Anche quest’anno i cavalieri delle tre contrade si lanceranno al galoppo per centrare gli anelli, posti lungo il nuovo suggestivo campo di gara. La conquista dello stendardo è il preludio per la proclamazione della contrada reggente, al fianco del Signore del Castello, durante il banchetto finale.
Quest’anno, la contrada Torre dovrà difendere la vittoria dello scorso anno, contro la contrada Platano, che vanta il miglior palmares, e la contrada Cavallo, che in tutti questi anni si è affermata solo due volte! La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale Cluvia, quest’anno in particolare fibrillazione per il raggiunto traguardo d’argento.
Il sindaco di Castello del Matese, Antonio Montone, ci tiene a ringraziare l’associazione e i suoi concittadini «per il grande sforzo organizzativo, che ci contraddistingue sempre per lo spirito gioioso e accogliente che permea l’atmosfera castellana in questi giorni di festa e di condivisione culturale» e invita tutti a una partecipazione «spensierata e conviviale».
Il presidente dell’associazione Cluvia, Michele Granitto, sottolinea con soddisfazione il traguardo raggiunto, pur tra tante difficoltà organizzative: «Coordinare una manifestazione di questa portata è ormai un’impresa laboriosa, vi è da mediare tra le richieste di rinnovamento della festa e la necessità di mantenere uno standard sempre alto e che non snaturi l’animo storico ed evocativo della festa. Teniamo il passo, in perenne equilibrio tra tradizione e rinnovamento».
Anche Mino, il responsabile del cartellone musicale, ci tiene a rievocare il passaggio argenteo della manifestazione: «quest’anno noi festeggiamo le nozze d’argento in concomitanza con i cinquant’anni dello sbarco sulla Luna. Nelle sere della festa, i tamburi e le cornamuse dei Ballata Bellica, dei Barbarian Pipe Band e dei Pede Vulpis si sentiranno fin lassù».