Si chiama Agathos l’ultima creazione della cantina Bosco de’ Medici
La “linea Archeologica” dell’azienda si arricchisce con questo vino rosso tradizionale, ottenuto da uve Piedirosso
POMPEI. Si chiama Agathos ed è l’ultima novità della cantina vinicola Bosco de’ Medici di Pompei, presentata in anteprima all’ultima edizione del Vinitaly di Verona.
La “linea Archeologica” dell’azienda pompeiana, dunque, si arricchisce con questo vino rosso tradizionale, ottenuto esclusivamente da uve Piedirosso, bacca rossa principe del Vesuvio, il vero autoctono vesuviano.
Il vino, un pompeiano Igt rosso, è nato dalla selezione, a basse rese per ettaro, dei migliori grappoli del vigneto “La Rotonda”, il Cru di Terzigno di Bosco de’ Medici (suolo sabbioso-vulcanico a circa 300 metri sul livello del mare).
È un vino che sperimenta l’uso di botti da 500 litri (Tonneau), per sublimare la femminile eleganza del Piedirosso, donandogli lineamenti gentili.
Il concept grafico trae spunto dall’affresco della Casa del Centenario, situata nell’antica città di Pompei. L’Agatodemone, rappresentato in forma di serpente, è il nume tutelare della vigna e in questo caso campeggia sull’etichetta a protezione del prezioso nettare ivi posto: meno di 1.000 bottiglie prodotte, per un vino esclusivo.
L’alcolometria è 13% e la temperatura di servizio è di 16-18 °C. Gustosi e stuzzicanti gli abbinamenti consigliati: tagliere di salumi vesuviani; zito corto con genovese e cacioricotta cilentana di nonna Emiddia; gnocchi alla Sorrentina con mozzarella e pomodoro; parmigiana di melanzane in terrina; entrecôte con contorni di stagione.