Napoli, una piazza dedicata a Nanni Loy per ricordare le Quattro Giornate del 1943
La città partenopea celebra con eventi e vari appuntamenti la liberazione dall’occupazione delle truppe nazi-fasciste
NAPOLI. Come ogni anno la città partenopea ricorda con eventi, appuntamenti e celebrazioni solenni la liberazione dall’occupazione delle truppe tedesche durante il secondo Conflitto Mondiale. Cade infatti quest’anno il 76esimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) nelle quali la città insorse contro gli occupanti tedeschi ed i loro alleati fascisti e si liberò con le sue forze, anticipando l’arrivo delle truppe Alleate e dando a tutta l’Europa un segnale importante per la Resistenza contro il nazismo e il fascismo.
La Città di Napoli – si legge ancora in una nota del municipio del capoluogo campano – nel ricordo glorioso e tragico delle Quattro Giornate, rinnova il suo impegno intransigente per la democrazia e per la pace, contro il fascismo, contro la violenza, contro ogni tipo di razzismo e di discriminazione.
Alle celebrazioni solenni, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo aggiunge un programma di iniziative culturali, che si estenderanno anche ai giorni immediatamente precedenti e successivi alle Quattro Giornate, ideate con l’Anpi e con l’Istituto Italiano per la Storia della Storia della Resistenza ”Vera Lombardi”, che vedranno la partecipazione di associazioni, enti, personalità del mondo della cultura che hanno voluto generosamente dare il loro contributo.
«Apprezzo molto – dichiara l’assessore alla Cultura e al Turismo, Nino Daniele – l’adesione di tanti artisti ed esponenti del mondo della cultura alle iniziative che l’amministrazione comunale promuove in ricordo delle Quattro Giornate del 1943, di cui celebriamo il 76esimo anniversario. Esse furono di esempio a tutti gli Italiani e segnarono l’avvio della guerra di liberazione dal fascismo e dal nazismo. È importante sapere e indicare ai giovani che non si fa cultura nell’ambiguità e nel timore. E che l’esempio delle Quattro Giornate e della Resistenza è valido ancora oggi, contro i nuovi fascismi che ci minacciano, contro i ricorrenti e insidiosi rigurgiti di razzismo, contro la cultura di violenza e di egoismo della camorra, che con il fascismo ha, a mio avviso, tanti punti in comune».
«Quest’anno abbiamo lavorato affinché le napoletane ed i napoletani potessero vivere due importanti momenti nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario delle Quattro Giornate di Napoli» dichiara l’assessore Alessandra Clemente con delega alla Toponomastica cittadina, che aggiunge: «Innanzitutto l’intitolazione, dello slargo antistante l’Accademia di Belle Arti di Napoli a Nanni Loy che con il suo film “Le Quattro Giornate di Napoli”, uno dei suoi più noti, descrisse quanto accadde a Napoli tra il 28 settembre e il 1 ottobre 1943, soprattutto in termini di partecipazione di giovani e giovanissimi nella lotta per la libertà».
«Inoltre – conclude l’esponente della giunta napoletana – partendo dalle segnalazioni di amministratori e cittadini, abbiamo provveduto a restaurare la targa in memoria dei caduti delle Quattro Giornate affissa sul Liceo “Sannazaro”, da cui partirà il 2 ottobre il corteo di commemorazione organizzato, come ogni anno, dagli Istituti scolastici superiori del territorio, la Municipalità 5 e l’Anpi. Per ricordare un anniversario che ci inorgoglisce e che ci spinge a mantenere sempre vivi i valori della Resistenza contro l’ingiustizia».