Affaccio sul mare e vista mozzafiato: la Villa di Diomede è uno dei complessi più grandi di Pompei
POMPEI. Con un affaccio sul mare che doveva essere mozzafiato e uno sviluppo scenografico su tre livelli, la Villa di Diomede (scavata nel XVIII secolo) costituisce uno dei complessi residenziali più grandi dell’intera città di Pompei, con un’estensione di circa 3.500 metri quadrati.
Giardini e piscine dovevano ornare i vari piani e, come di consuetudine in una domus romana, sul peristilio si affacciavano gli ambienti più importanti della casa, come il triclinio, su cui avviene anche l’ingresso all’abitazione secondo la norma espressa da Vitruvio per le ville, nel suo De Architectura.
Dal triclinio si doveva godere di una vista verso il mare e del verde del giardino, coperto da una pergola per i banchetti estivi. Vicino alla porta che dava l’accesso agli ambienti di servizio, gli archeologi hanno ritrovato due vittime: una aveva ancora al dito un anello d’oro, l’altra una chiave d’argento e un “tesoretto” di 1.356 sesterzi.
La piccola pars rustica della villa, che era destinata all’alloggio della servitù, aveva un piccolo accesso autonomo da via dei Sepolcri e in questo lato si trovavano anche gli ambienti per le derrate alimentari e il deposito per gli attrezzi.
Il complesso residenziale fu uno dei primi ad essere scavati a Pompei e divenne meta fondamentale per i viaggiatori ottocenteschi del Grand Tour, come testimoniato dai numerosi graffiti che riportano i nomi dei più importanti e famosi viaggiatori dell’epoca, come il Conte di Cavour.
Nella villa venne ambientato il racconto di Theophile Gautier, “Arria Marcella”, romanzo pubblicato nel 1852 e ispirato al ritrovamento di un corpo femminile nella Villa di Diomede: il seno le si era modellato nella cenere ormai compatta e indurita, preservandone la forma e ispirando narratori e curiosi.
La storia comincia dal Museo Archeologico di Napoli, dove un giovane francese in viaggio in Italia, rimanendo colpito dalla bellezza e dalle grazie del seno della giovane, visita gli scavi di Pompei nella speranza di incontrare la ragazza su cui tanto aveva fantasticato.
Il proprietario della villa era Marcus Arrius Diomedes e la sua tomba si trova proprio di fronte all’ingresso dell’abitazione, su Via delle Necropoli, fuori Porta Ercolano. Foto: Parco Archeologico di Pompei.