Maddaloni, atmosfere d’Estonia per un viaggio nella musica classica contemporanea
Al Museo di Capua, invece, per Pianofestival, Laneri eseguirà al pianoforte musiche di Beethoven, Schubert e Liszt
MADDALONI. Viaggio con la musica classica contemporanea nelle atmosfere dell’est Europa con Estonia Contemporanea, sabato 2 e domenica 3 novembre 2019 al Museo Archeologico di Calatia a Maddaloni per la rassegna Autunno Musicale. Suoni & Luoghi d’arte – XXV edizione. Sabato 2 novembre alle ore 17,30 l’ Estonian Piano Trio eseguirà musiche di Tüür, Kõrvits, Tulve, Pärt, mentre domenica 3 novembre alle ore 11,30 proporrà un repertorio su musiche di Eller, Tubin, Kapp, Tüür, Sumera, Raid, Lemba, Oja, Rääts.
Mentre al Museo di Capua domenica 3 novembre alle ore 17.30, per la sezione Pianofestival, Olaf John Laneri eseguirà al pianoforte musiche di Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Franz Liszt. Fino al 26 dicembre 2019 la Reggia di Caserta, il Museo Campano di Capua, il Museo Archeologico di Maddaloni, nonché le chiese monumentali di Sessa Aurunca, Carinola, Maddaloni e Piedimonte Matese saranno protagoniste di variegate proposte musicali.
Il Museo Archeologico di Calatia ha sede nel Casino di Starza Penta, una delle più significative testimonianze storiche e monumentali di Maddaloni ed una delle residenze principali dei Carafa della Stadera che ebbero in feudo Maddaloni dal 1465. Il Museo è stato inaugurato nel 2003. L’esposizione archeologica si articola su due piani e presenta i reperti provenienti dalle necropoli di Calatia e dall’area urbana in un arco cronologico compreso tra la fine dell’VIII sec. a. C. e l’età tardo romana.
Il Museo di Capua è ospitato nello storico palazzo Antignano la cui fondazione risale al IX secolo ed incorpora le vestigia di San Lorenzo ad Crucem, una chiesetta di età longobarda nel sito di uno dei tre Seggi nobiliari della città. Importante testimonianza di un particolare culto indigeno preromano, dedicato alla fertilità, alla protezione della madre e della sua prole, è la collezione delle Matres Matutae, dette popolarmente Madri di Capua, conservate nelle sale V e IX del museo. L’edificio vanta lo splendido portale durazzesco-catalano che reca incastonati gli stemmi degli Antignano e d’Alagno.