Giornate pompeiane di Arte e Medicina: gli effetti dell’inquinamento tra i temi di questa edizione
Tra le questioni affrontate c’è anche l’introduzione dello psicologo all’interno del team di professionisti di medicina generale
POMPEI. Si è svolto presso l’aula consiliare del Comune di Pompei l’incontro conclusivo della III edizione delle “Giornate pompeiane di arte e medicina”, un evento promosso annualmente dall’associazione medica Società Scientifica “Anardi”, in collaborazione con la casa di cura “Maria Rosaria” di Pompei.
Tra i relatori del convegno (svoltosi il 26 ottobre 2019, ndr) il dottor Emilio Cirillo, direttore di Chirurgia generale della casa di cura “Maria Rosaria”, che ha toccato i temi portanti dell’incontro: «Organizziamo queste giornate da qualche anno con l’obiettivo di promuovere una sinergia tra medici di base e specialisti del territorio, al fine di creare una rete che garantisca al paziente la possibilità di affrontare, nel modo più efficiente possibile, qualsiasi problematica diagnostica e/o terapeutica. Per ogni incontro, dunque, vengono scelti una serie di argomenti che andranno a costituire il fulcro del dibattito e sui quali interverranno esperti di settore».
«La giornata – continua il dottor Cirillo – si articola in due sessioni: la prima si lega alla recente questione dell’introduzione dello psicologo all’interno del team di professionisti di medicina generale, con annesso approfondimento giuridico del caso; la seconda, invece, si incentra sulla tematica dell’inquinamento, una problematica più attuale che mai, che rappresenta una voce forte soprattutto nel nostro territorio, le cui notevoli conseguenze ricadono sulla salute dei cittadini».
Protagonisti indiscussi del dibattito, grandi nomi del campo medico ma anche giuridico. Tra questi il dottor Vincenzo Santonicola, presidente della “Anardi”, che per primo prende la parola accogliendo con un caloroso benvenuto tutti i partecipanti e ringraziando l’amministrazione comunale per l’ospitalità offerta: «La nostra associazione è sempre pronta a collaborare per la riuscita di iniziative come questa, che servono a tutti noi per migliorarci dal punto di vista culturale, scientifico, psicologico e sociale. Quest’anno, infatti, la “Anardi” festeggia i cinquanta anni di attività scientifica, grazie al lavoro di una grande famiglia che non ha mai esitato nel dedicare il proprio tempo al prossimo e alla scienza. Speriamo di poter contribuire, con il buon esempio e l’esperienza maturata, alla crescita dei nostri giovani che rappresentano il fiore all’occhiello della nostra società scientifica».
Ed infatti, come ogni anno, prima di dare la parola ai professionisti del settore, viene dato spazio proprio ai giovani medici, che lavorano alacremente in progetti sul territorio e a pubblicazioni su riviste scientifiche di calibro nazionale. “Le giornate pompeiane di arte e medicina” rappresentano un modo di formarsi ed informarsi su tematiche portanti, non solo da parte dei giovani aspiranti medici, ma anche per i professionisti del settore, che necessitano di continui aggiornamenti, e per i cittadini.
La medicina, del resto, non è soltanto una scienza: «La chiamiamo pura arte, rifacendoci ad Ippocrate, perché in fondo la medicina è l’arte di ristabilire l’armonia, l’equilibrio, la salute» afferma il dott. Cirillo. Non solo, dunque, cura e prevenzione delle malattie, ma punto di incontro tra aspetti fisiologici, psicologici e ambientali, che contribuiscono unitamente al benessere e alla salute di ciascun individuo.