Il Natale a Napoli dedicato a chi vive lontano dalla propria città
Musica, teatro, performance compongono un fitto programma di eventi, dimostrazione di una città in fermento
NAPOLI. Per il Natale Napoli si è vestita di luci. Mostre d’arte di grande interesse arricchiscono i luoghi della cultura. Musica, teatro, performance, eventi compongono una agenda fittissima, dimostrazione plastica di una città in costante ed incontenibile fermento. Il programma dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo per queste festività di Natale e di fine anno è dedicato non solo ai napoletani residenti in città ed alle migliaia di turisti che da ogni parte del mondo affolleranno le strade e le piazze, ma anche a tutte quelle napoletane e quei napoletani che sono dovuti andar via e che durante il periodo natalizio ritornano a casa.
Il rapporto Svimez di quest’anno ha restituito un dato davvero sconcertante. Dal 2000 ad oggi sono più di due milioni le persone che hanno lasciato il Mezzogiorno. Una emigrazione che nella stragrande maggioranza dei casi è di necessità e non volontaria. Leggendo però gli stessi dati e traducendo questi numeri in storie, biografie, vite, si osserva ogni anno, durante le feste, la città moltiplicare la sua popolazione e vivere queste giornate come una occasione collettiva di ricongiungimento, di ricostruzione di una comunità nomade.
Ed è questa comunità, insieme con i tantissimi turisti, a vivere tutta insieme la proposta culturale della città. Per questo l’invito è per tutte e tutti ad incontrarsi a Napoli, a riscoprirne insieme la bellezza, ad attraversarla rispettandola, ad apprezzare l’atmosfera unica di una città che, proprio in questi giorni, mostra il suo volto migliore. Per comunicare ciò sono stati coinvolti, come da tradizione, i giovani dell’Accademia di Belle Arti della specialistica in Comunicazione pubblica e d’impresa, indirizzo Editoria, Illustrazione, Fumetto coordinati dalla professoressa Enrica D’Aguanno, docente di Design della comunicazione; il design grafico scelto per la manifestazione “Natale a Napoli 2019” è di Giordana Rega.
Chi più dei ragazzi poteva interpretare un tema così sentito e drammaticamente attuale? Il risultato è una campagna istituzionale ma fresca, divertente, colta che attraverso la tecnica dell’illustrazione riesce a parlare a tutti. Anche il programma generale è frutto di un lavoro partecipato e collettivo grazie alla “comunità culturale” che ha risposto alla manifestazione di interesse dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo che richiamava all’opera artisti, associazioni, enti, guide turistiche e a loro chiedeva di mettersi in gioco per le persone di ritorno in città. Per i turisti, invece, che invadono pacificamente la città tutto l’anno, è stato pensato a un decalogo che vuole essere una guida alle buone pratiche per un turismo responsabile.
Il decalogo sarà distribuito nei siti museali di gestione comunale nonché nei due infopoint comunali riattivati in previsione della stagione natalizia che, anche quest’anno, si preannuncia caratterizzata da alti flussi di visitatori. Si tratta dei punti informativi di piazza Cavour nei pressi del Museo Archeologico Nazionale e di Piazza Capuana, che resteranno aperti nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 16.00 e nei giorni festivi dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
In merito alla necessità della gestione e della delocalizzazione dei flussi turistici inoltre, gli assessorati alla Cultura e al Turismo e alla Creatività Urbana promuovono una ricognizione delle oltre 100 opere di street art presenti sul territorio cittadino fornendo la loro ubicazione e le modalità di raggiungimento tramite i mezzi di trasporto pubblico cittadino.
Questo lavoro è frutto del tavolo interassessorile per la Creatività Urbana del Comune di Napoli. Gli eventi invece, “grandi” per l’eccezionalità degli artisti coinvolti e dei programmi proposti sono il festival Sacro Sud Anime Salve 2.0. inserito nella programmazione dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli “Creator Vesevo. In cammino tra le gemme Unesco da Napoli a Torre Annunziata”, finanziato nell’ambito del Programma Operativo Complementare (Poc) 2014/2020.
Una rassegna di 12 concerti per la direzione artistica di Enzo Avitabile, seconda edizione di un progetto musicale ideato per essere un dialogo della pace e della tolleranza, della solidarietà e dell’aggregazione, sensibilmente importante per tutte le genti, vissuto e sentito in tutte le forme e le sfaccettature della vita, che si materializza in quel crocevia di comunità multietniche che Napoli rappresenta; il mare che porta l’eco di voci lontane, tesori immensi e segreti immersi, alta e bassa marea.
Artisti provenienti da diverse parti della terra, ognuno con la propria cultura, ognuno con la propria forma devozionale, uniti in un’unica rassegna, ospitati da un territorio che tradizionalmente è luogo di accoglienza, incrocio e accrescimento reciproco, rappresentano le peculiarità che conferiscono a questa rassegna la forte vocazione a divenire una fucina di aggregazione di culture e fedi, sotto la bandiera della fratellanza e della condivisione. Un incontro unico che parla di musica e sacralità.
Una “devotio pupuli” che nel silenzio grida la sua aspirazione luce. Questo festival è Napoli che apre le porte e il cuore, partendo dal mare fino ai punti più nascosti della città non frontale. L’amore per le differenze, le radici, la realtà, la storia, tutto questo e non solo in questo viaggio su un festival vascello verso una sponda d’oro; come direbbe Faber “Anime Salve”. La programmazione natalizia si compone inoltre di un altro importante festival dedicato alla scuola musicale napoletana del Settecento: il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, che quest’anno realizza la sua ventesima edizione.
Il Festival è diretto dal Maestro Enzo Amato e organizzato dalla associazione Domenico Scarlatti. La Scuola del Settecento Musicale napoletano è un tassello importante dell’identità culturale della città di Napoli. Uno dei tanti tesori sviliti dell’immenso patrimonio partenopeo. Il Festival Internazionale del Settecento napoletano ha il grande merito di riportare alla luce la produzione musicale che rese Napoli capitale della musica nel 1700 e di riscoprire compositori e musicisti che furono nel loro tempo punto di riferimento fondamentale per i grandi musicisti mitteleuropei oggi tuttora celebri.
La formula collaudata in vent’anni di esperienza raggiunge e coinvolge anche il pubblico di giovani in un’operazione di recupero della memoria e riappropriazione dell’enorme e straordinario patrimonio culturale e musicale della nostra città. Come un regalo di Natale, il musicista Marco Zurzolo e l’operatore culturale Mimmo Matania hanno regalato alla città uno spot sulla musica napoletana con la partecipazione straordinaria dell’attore Gianfranco Gallo. Lo spot, destinato a cittadini e turisti, sarà ampiamente diffuso da gennaio.