Il Mann chiude il 2019, anno del record: 673mila visitatori, +10% rispetto al 2018
Giulierini: «Sempre più Museo Archeologico Nazionale. I nostri tesori ammirati da 4 milioni di visitatori nel mondo»
NAPOLI. Sono stati 673mila i visitatori nel 2019: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann) segna un trend in crescita del 10% rispetto alle presenze del 2018, raggiungendo il numero più alto di ingressi mai registrati. Alle statistiche annuali si aggiunge la compagine fidelizzata degli abbonati OpenMann: sono ottomila, infatti, i titolari di card. «Si chiude l’anno del record assoluto di visitatori nella storia del Mann, con un incremento del 10 per cento nel 2019 rispetto al già straordinario dato del 2018» commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini.
«Con orgoglio – prosegue – che voglio condividere con la città e il mio staff, possiamo definirci sempre più “il Museo Archeologico Nazionale”, il primo del Paese come forza attrattiva, custode dell’antichità classica e ambasciatore dell’Italia del mondo. I nostri tesori, per lo più provenienti dagli sterminati depositi, quest’anno sono stati ammirati in tutti i continenti da 4 milioni di persone, dalla Russia agli States ed alla Cina, grazie ad una politica che ci porta quotidianamente a dialogare con le più grandi istituzioni internazionali. Nel 2020, saremo testimonial anche alle olimpiadi di Tokyo.
«Tornando a Napoli, che sta vivendo un felice momento per il turismo – continua ancora Giulierini – proprio in virtù di essere il museo pubblico largamente più visitato, abbiamo puntato molto sulla rete con i tanti siti ExtraMann. L’obiettivo è di crescere insieme e i risultati già si vedono. Un ringraziamento va alla Regione Campania per aver sostenuto mostre importanti come “Canova e l’antico” e alla Direzione generale Musei del Mibact. Per concludere, abbiamo lavorato quest’anno con 8 cantieri aperti, per costruire un Mann più bello, fruibile al 100 per cento, ed anche in questi giorni di festa non si è fermata l’opera di riallestimento delle sale pompeiane».
«Nel 2020, aspettiamo i visitatori per la nuova sezione Preistoria, le grotte di Lascaux per la prima volta in Italia, gli Etruschi al Mann e la grande mostra sui Gladiatori. Mi fa piacere inoltre ricordare la nascita di Mann in Campus con la Federico II, progetto pilota in Italia definito con il rettore e neo ministro Gaetano Manfredi. Apriremo le porte agli studenti già nel corso di questo anno accademico» conclude quindi il direttore.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha iniziato il 2020 anche all’insegna dell’attenzione all’arte contemporanea: in Atrio e nella Collezione Farnese, con un corollario nel Giardino delle Fontane, presentata al pubblico la mostra “Vincendo il tempo” di Riccardo Dalisi; nella Sala del Toro Farnese, possibile sorridere e riflettere con i 40 fotomontaggi di “Fuga dal Museo”, realizzati da Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla; nella sezione degli Affreschi, nuovo sguardo al Paese del dragone con “Il contemporaneo per l’archeologia. Artisti cinesi al Mann”.
Da non perdere (per ragazzi, e non solo), l’experience exhibition “Capire il cambiamento climatico”, progettata in collaborazione con National Geographic Society per conoscere cause ed effetti del riscaldamento globale. Sino al 12 gennaio 2020, inoltre, sarà OpenMannFest: presso la biglietteria del Museo, gli abbonamenti annuali saranno venduti a prezzi promo (15 euro per adulti, 30 per famiglie, 10 per young; nell’opzione “Academy”, per studenti universitari iscritti a qualsiasi corso di laurea o scuola di specializzazione, senza limiti di età, il costo è di 5 euro).