Turismo in Campania: le 10 proposte dell’extra-alberghiero “familiare” per uscire dalla crisi
NAPOLI. I gestori di B&b e Case vacanza della Campania si rivolgono al governatore della Regione, Vincenzo De Luca. «Ci auguriamo che De Luca ci ascolti, che accolga le nostre proposte e si faccia nostro portavoce presso le Amministrazioni locali ed il governo centrale», spiega l’avvocato Aldo Avvisati, presidente di AreV-Od, Rete Vesuviana per l’Ospitalità Diffusa, l’associazione che riunisce decine di strutture extralberghiere del Vesuviano.
«I B&b, le Case vacanza, quelle regolari – sottolinea Avvisati – sono la terza gamba del turismo in Campania. Sono almeno 10mila strutture, tutte a rischio collasso. A partire dall’anno 2008, anno dell’avvio della Grande crisi economica, questa “economia familiare” ha svolto un’insostituibile funzione anche di valvola di contenimento per tante tensioni sociali e disagi economici che sarebbero, in mancanza, esplosi, garantendo un reddito “familiare” seppur minimo, a chi, i giovani, in primis, non ha trovato altro».
«Ebbene – aggiunge – l’extra-alberghiero “familiare” che non è ne persona fisica in senso stretto ne ha personalità giuridica, che non è lavoratore ma neanche è impresa, ma che contribuisce al gettito fiscale, regionale e statale, attraverso il pagamento delle tasse sul reddito ed altre imposte fiscali si è pienamente affermato in tutta la Regione Campania e svolge una funzione di sviluppo turistico e quindi economico oramai insostituibile».
«Abbiamo, ora, bisogno di avvertire concretamente la vicinanza ed il sostegno delle Istituzioni locali e nazionali. Siamo sicuri che il presidente De Luca vorrà raccogliere il nostro appello. Siamo certi che sosterrà in tutte le sedi le nostre richieste», sottolinea ancora Avvisati che aggiunge: «Abbiamo riassunto in un mini-decalogo le nostre proposte. Abbiamo le idee chiare su quello che, alla luce della nostra ultra-decennale esperienza sul campo, si può e si deve fare per vincere la sfida. Attendiamo solo la disponibilità della Regione ad un incontro, per poter esporre in dettaglio le nostre proposte».
In sintesi i gestori di B&b e Case vacanza chiedono: bonus a fondo perduto alla stregua di quanto disposto dalla Regione Campania a favore delle microimprese con o senza partita Iva (2.000 euro una tantum); contributo sul canone di locazione per i gestori di strutture ricettive extra-alberghiere che conducono un immobile ad uso abitativo (competenza della Regione)
E inoltre: esonero per tutto l’anno 2020 dall’obbligo di corrispondere l’Imu sulle porzioni di immobili di proprietà utilizzate per l’attività ricettiva (competenza dei Comuni); esonero per tutto l’anno 2020 dall’obbligo di corrispondere la Tari (tassa rifiuti) sulle porzioni di immobili destinate all’attività ricettiva (competenza dei Comuni).
Sospensione e dilazione, infine, della tassazione sul reddito autonomo conseguito nell’anno fiscale 2019 (competenza del Governo centrale); lancio del Brand Campania (competenza regionale); pacchetti ed offerte straordinarie per intercettare quote di turismo domestico (competenza regionale); campagne di comunicazione e informazione, su scala europea e mondiale, per favorire l’internazionalizzazione dei territori campani a vocazione turistica (competenza regionale).