La Reggia di Caserta riparte: porte aperte al Parco Reale e al Giardino Inglese
CASERTA. Anche la Reggia di Caserta a partire dal 2 giugno 2020 comincerà a riaprire alcuni suoi luoghi simbolo. Dal primo martedì di giugno porte aperte al Parco Reale con i seguenti orari: dalle 8.30 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 18.00, e al Giardino Inglese dalle 8.30 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00.
Con i suoi 123 ettari il magnifico patrimonio verde della Reggia di Caserta tornerà nuovamente fruibile; un museo botanico a cielo aperto dal valore inestimabile potrà accogliere nuovamente, sempre con il massimo rispetto delle norme di sicurezza, i suoi visitatori. Dal 17 giugno, inoltre, saranno fruibili anche gli appartamenti Reali.
Ingresso solo su prenotazione e contingentato per numero e fasce orarie. Il servizio biglietteria, affidato ad Opera Laboratori Fiorentini, garantirà la registrazione nominale e l’accesso a massimo 30 persone ogni 15 minuti. Una prima fase sperimentale, così come per altri siti, che potrebbe variare in base all’andamento epidemiologico e potrà subire modifiche in corso.
Gli abbonati, gli aventi diritto ad agevolazioni o gratuità potranno accedere al Parco previa prenotazione e la procedura on-line sarà resa disponibile sul web già a partire dalla prossima settimana. L’ingresso avverrà da corso Giannone, dove saranno posizionati termoscanner e sistemi di controllo automatizzati. Successivamente l’apertura avverrà da piazza Carlo di Borbone.
Per i possessori del titolo d’accesso annuale “Parco della Reggia di Caserta” e “ParcApp” con termine dall’1/3/2020 all’1/3/2021 otterranno una proroga, visti i mesi di chiusura e non fruibilità del sito. Invariato il costo del biglietto: 9 euro per l’ingresso al parco Reale e al Giardino Inglese.
Ulteriori misure cautelative saranno l’obbligo di mascherina, distanziamento sociale e divieto di assembramento, inoltre non sarà consentito l’accesso a persone con temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.
Qualsiasi visitatore potrà segnalare al personale di vigilanza eventuali comportamenti difformi alle norme di sicurezza e gli inadempienti saranno allontanati dal Complesso vanvitelliano con possibilità di emissione di provvedimenti disciplinari che ne vieteranno l’accesso.
«Sottrarre per lungo tempo questo importante patrimonio è stato un atto di sofferta responsabilità. Un sacrificio per tutti noi – afferma il direttore Tiziana Maffei – che ci auguriamo non sia disperso da atteggiamenti irrispettosi delle regole. Viviamo una fase di grande incertezza sanitaria e sociale. Nel riaprire questa struttura ci dobbiamo confrontare con una realtà complessa, la cui vigilanza è assicurata con un numero ridotto di dipendenti».
«Dipendenti la cui età – aggiunge – rientra tra le fasce più vulnerabili in questa emergenza sanitaria. Nel Complesso, inoltre, sono stati di recente avviati lavori di riorganizzazione e adeguamento tecnologico strategico. Ciò rende necessaria una gradualità ed una costante verifica di eventuali criticità».
«In questi mesi di solitudine in questi grandi spazi, la voglia di aprire i cancelli per condividere profumi, suoni e bellezza di questo complesso è stata tanta. Ma – conclude la Maffei – abbiamo agito nell’ottica di non disperdere il gran lavoro fatto dalla comunità che ha dimostrato di reagire nel modo migliore a questa drammatica situazione».