Pompei, tre chef stellati firmano il pranzo alla mensa dei poveri Papa Francesco
POMPEI. Pranzo gourmet per i poveri della mensa solidale “Papa Francesco” di Pompei. Il pasto servito questa mattina ai circa 80 indigenti che frequentano il servizio di carità è stato infatti preparato da tre chef “stellati”, ovvero Crescenzo Scotti, Domenico Iavarone e Michele De Leo.
E così nella busta di plastica verde che ogni giorno contiene un pranzo completo, dal primo alla frutta (e di tanto in tanto anche il dolce), oggi i bisognosi hanno trovato casareccia con pomodorini gialli, canestrato, lardo di conca e nocciole tostate; per secondo mozzarella di bufala marinata con giardiniera fatta in casa.
Una festa per gli occhi e per il palato, soprattutto per chi a pranzo non ha un posto dove andare e fatica a trovare qualcosa da mangiare, ma nella mensa “Papa Francesco” trova sempre un punto di riferimento.
A servire le portate agli ospiti, ordinatamente in fila ad attendere il proprio turno, c’erano Ciro Torlo, modello e attore, ex Mister Italia e Alfonsina Longobardi, psicologa e promotrice dell’iniziativa “Tour solidale nelle mense sociali”.
Dotati di mascherina, guanti e con ogni precauzione sanitaria dettata dall’emergenza per il Covid-19, gli chef hanno quindi preparato i pasti per i più sfortunati (ma “fortunati” per un giorno) della mensa “Papa Francesco” di Pompei, mentre nelle scorse settimane hanno allietato il pranzo della mensa della parrocchia di S. Antonio di Padova (Torre del Greco) e del centro polifunzionale “Binario della Solidarietà” di Napoli.
«Ma l’iniziativa del Tour Solidale – ha spiegato Alfonsina Longobardi – è destinata a proseguire» vista soprattutto l’attenzione che ha portato sull’attività silenziosa delle mense sociali, che in questo periodo di emergenza sanitaria, e di conseguente crisi economica, si sono riempite ancora di più di “nuovi poveri”.
Lo sa bene la dottoressa Maria del Rosario Steardo, Dama del Sovrano Ordine di Malta, l’organismo che provvede al funzionamento della mensa “Papa Francesco”: da sempre è in prima linea per assicurare, ogni giorno, un pasto caldo a circa 120 indigenti che frequentano la tavola caritatevole istituita dal 2015 nella Casa del Pellegrino, in piazza Bartolo Longo.
L’emergenza sanitaria degli ultimi mesi non ha fatto altro che peggiorare le condizioni di tante persone, anche di chi già prima era in difficoltà e frequentava la mensa. Tra l’altro, proprio a causa delle stringenti norme sanitarie imposte dalla pandemia di Covid-19, il servizio è stato sospeso dall’11 marzo al 17 maggio, ed è ripreso dallo scorso 18 maggio, solo con il pranzo da asporto.
Ma nemmeno durante questo periodo di chiusura è mancato il supporto ai più bisognosi, cui il Sovrano Ordine di Malta ha donato la spesa in generi alimentari. Ora si attende che passi la “bufera” della pandemia perché tutto torni alla “normalità”. Le attività della Mensa nella cura del prossimo non si esauriscono nella sola somministrazione dei pasti.
Tutti i lunedì, ad esempio, con l’ausilio di due volontari, viene garantito agli ospiti un servizio doccia; una volta al mese invece ci sono parrucchieri di Pompei che si mettono a disposizione gratuitamente per tagliare i capelli agli indigenti: aiuti che ovviamente, per le restrizioni sanitarie, al momento non sono disponibili.
In pochi anni, dunque, la mensa “Papa Francesco”, grazie anche al supporto dei 50 volontari (alcuni provenienti dal Comitato Civitates Pompei) che offrono il proprio aiuto (anche se adesso ne bastano solo 5) è diventata un punto di riferimento per i meno fortunati e offre un segnale di speranza in questo momento in cui rischiano di esplodere drammaticamente le conseguenze sociali della pandemia.