Il bambino con l’aquilone: l’opera di Chiara Nastro simboleggia la libertà dopo il lockdown
POMPEI. Gli ultimi mesi, scanditi dall’epidemia di coronavirus in Italia e nel mondo, e caratterizzati da quasi due mesi di lockdown, hanno lasciato sicuramente un segno in tutti noi.
La chiusura totale ci ha consegnato una Pompei che speriamo di non dover vedere mai più: la piazza deserta senza i giochi chiassosi dei bambini, le panchine vuote senza le chiacchiere vivaci degli anziani, le strade spettrali senza le spensierate passeggiate dei ragazzi.
E poi, ancora, le serrande abbassate, i ristoranti chiusi, i portoni sbarrati. Ma anche le bandiere tricolori alle finestre e gli striscioni con l’arcobaleno: “Andrà tutto bene”.
L’opera che sarà pubblicata sulla copertina di Made in Pompei di luglio, il primo numero pubblicato dopo lo stop imposto dall’emergenza da Covid19, è stata realizzata dall’artista pompeiana Chiara Nastro, ed è dedicata proprio alla ritrovata “libertà” (di uscire, di incontrare gli amici, di vivere la propria terra, ecc.).
A soffrire di più di questa situazione, inedita per tutti, probabilmente sono stati proprio i bambini, che sono stati privati delle lezioni a scuola, dei giochi con i compagni, dei pomeriggi da trascorrere al sole, delle passeggiate con i genitori.
Ecco perché, quindi, niente può rappresentare la libertà ritrovata dopo il lockdown meglio di un bambino che gioca con un aquilone che vola via, su cui è disegnato il coronavirus che tanto ci ha spaventati nei mesi appena passati.
«Ho dipinto un bambino-supereroe – spiega Chiara Nastro – con la maglia di Superman e con in mano un aquilone, simbolo di libertà. Loro adesso finalmente prenderanno il volo correndo verso una nuova vita. La fine del lockdown è dedicata ai bambini, perché loro hanno sofferto più di tutti chiusi in casa senza potersi più sbucciare le ginocchia».
L’opera fa parte di una serie di dipinti con cui l’artista ha raccontato la storia della pandemia dal suo personale punto di vista. Tutti sono esposti a via Plinio formando una sorta di galleria a cielo aperto.
Diversi i temi affrontati: dall’innovazione alla fede (raffigurando la Madonna di Pompei con un arcobaleno e il messaggio “andrà tutto bene”) al volto di due innamorati che continuano a baciarsi nonostante le mascherine. «Le mie opere dice ancora Chiara – sono un messaggio di speranza e di fede per la città di Pompei che dovrà rinascere dalle ceneri come una fenice».