Ercolano, a Villa Campolieto è di scena Shakespeare con il Riccardo III e l’Amleto
ERCOLANO. Riccardo III e Amleto a Villa Campolieto: un weekend all’insegna di William Shakespeare in uno dei luoghi più belli d’Italia.
La compagnia Il Demiurgo chiude il 12 e 13 settembre 2020 il suo Shakespeare’s Summer Dream, il festival estivo dedicato a William Shakespeare. E lo fa Villa Campolieto, con la messa in scena di Riccardo III e Amleto. Entrambi gli spettacoli andranno in scena alle ore 21.00: Riccardo III il sabato, Amleto la domenica.
L’estate Shakespeariana del Demiurgo volge dunque al termine, dopo aver visto 6 diversi spettacoli muoversi in 3 location diverse. Se il festival è cominciato tra le mura amiche del Castello Lancellotti, la conclusione invece è stata affidata alla magica cornice di Villa Campolieto, grazie alla collaborazione della Fondazione Ente Ville Vesuviane.
La villa fu fatta edificare a partire dal 1755 da Lucio di Sangro, duca di Casacalenda, che commissionò la progettazione ed esecuzione dell’opera a Mario Gioffredo; qualche anno dopo, per contrasti sorti tra l’architetto e i duchi Casacalenda, questi ultimi gli revocarono l’incarico, nonostante fosse ad uno stadio avanzato dei lavori.
In un primo momento fu chiamato a sostituirlo l’architetto Michelangelo Giustiniani, ma poi l’opera fu affidata a Luigi Vanvitelli che diresse i lavori dal 1763 al 1773, dando così la propria impronta con l’esecuzione di poche ma sostanziali modifiche al progetto originario; dopo la sua morte, gli subentrò il figlio Carlo, che portò a compimento la fabbrica nel 1775.
Dopo la morte di Lucio di Sangro, la villa fu ereditata dal figlio Scipione che morì nel 1805 senza lasciare eredi; la proprietà della villa fu divisa fra vari nipoti e ne cominciò un lento declino, culminato durante la seconda guerra mondiale con l’occupazione militare. Nel dopoguerra la villa fu affidata all’Ente per le Ville Vesuviane, fu restaurata dall’architetto Paolo Romanello e posta sotto tutela dalle leggi italiane come bene culturale di particolare interesse.
Attualmente ospita la Stoà – Istituto di studi per la direzione e gestione di impresa, ed è teatro di eventi culturali e sociali. Negli anni Ottanta del XX secolo è stata spesso teatro del ballo di fine corso dei cadetti della Scuola Militare Nunziatella.
Sabato 12, dunque, sarà di scena un riadattamento del classico Riccardo III di William Shakespeare (regia di Andrea Cioffi e Francescoantonio Nappi; drammaturgia di Francescoantonio Nappi, con Alessandro Balletta, Andrea Cioffi, Antonio D’Avino, Sara Guardascione, Franco Nappi).
La struttura è estremamente moderna, e la messa in scena originale e innovativa. Cinque attori raccontano una storia immortale: attorno a un Riccardo III “di carne” si muovono 4 attori che, aleggiando come spettri, danno corpo alle sue ossessioni, divenendo Lady Anna, la regina Elisabetta, i fratelli Giorgio ed Edoardo, Il conte di Richmond… una immersione in una dimensione altra, onirica e immersiva.
Domenica 13 il gran finale del festival con l’Amleto (regia e drammaturgia di Francescoantonio Nappi; con: Andrea Cioffi, Chiara Vitiello, Alessandro Balletta, Roberta Astuti, Nello Provenzano, Antonio Torino, Franco Nappi)
La storia è nota ai più. Ad Elsinore, in Danimarca, il fantasma del defunto re appare ad Amleto, suo figlio, e gli chiede di essere vendicato: ad ucciderlo è stato infatti il fratello Claudio che si è ora appropriato del trono e ha sposato la vedova moglie del re, Gertrude.
Il principe assicura di tener fede alla promessa ma, desideroso di avere la concreta prova della colpevolezza dello zio, decide di ritardare il momento della vendetta. La certezza che lo zio sia responsabile della morte del padre gli viene quando, durante uno spettacolo teatrale, mette in scena l’omicidio del defunto re e Claudio, indignato e al contempo impaurito, si alza e se ne va. Info e costi: www.ildemiurgo.it