Giornate Europee del Patrimonio, le iniziative in programma a Ercolano
ERCOLANO. Anche il Parco Archeologico di Ercolano protagonista delle Giornate Europee del Patrimonio 2020, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa.
Lo slogan “Imparare per la vita”, scelto dal Mibact per richiamare i benefici che derivano dalla esperienza culturale e dalla trasmissione delle conoscenze nella moderna società, è preso come motto dal Parco di Ercolano che negli ultimi anni ha intrapreso la strada del coinvolgimento del territorio, della sinergia e valorizzazione dell’intero territorio, per allargare la rete fatta di nodi, connessioni culturali, istituzionali e formative che si espandono oltre il Parco.
Nelle giornate del 25 e 26 settembre 2020 i cancelli del Parco di Ercolano apriranno eccezionalmente alle ore 8.30 incrementando l’orario ordinario e venendo così incontro alle esigenze di tanti turisti che arrivano presto la mattina al sito e sono desiderosi di fruirne in queste particolari e meravigliose condizioni di luce, tornando almeno per due giornate agli orari ordinari del Parco prima dell’applicazione delle restrizioni orarie dovute alla pandemia Covid-19.
Sabato 26 settembre il Parco sarà inoltre aperto per l’evento serale de “I Venerdì di Ercolano” che ha raddoppiato il calendario appunto anche con la serata del 26, con un biglietto dal costo straordinario di 1 euro e per tale data, così come per il venerdì 25 settembre, si annuncia già il sold out con richieste che sono andate ben oltre le possibilità di accoglienza del Parco che continua a rispettare un attento contingentamento per considerare il distanziamento sanitario.
Il Parco di Ercolano inoltre, nell’ambito del Piano di Valorizzazione 2020 amplia l’offerta oraria e dal 21 settembre al 15 ottobre resterà aperto 7 giorni su 7.
«Prendo spunto dal tema di quest’anno per le Giornate del Patrimonio dell’ Imparare per la vita – interviene il direttore Francesco Sirano – per invitare tutti a venire a guardare con occhi nuovi questo straordinario patrimonio archeologico, per trovare insegnamento e ispirazione da questi luoghi dove la vita pur dal passato ci parla da ogni angolo. Ed analoghe considerazioni si possono fare sulla cura del sito che dalla sistemazione Maiuri ai più recenti restauri testimoniano di come ricerca e progresso della conoscenza siano di casa ad Ercolano».
«Ma l’invito – aggiunge – è anche a trattenersi sul territorio dopo la visita degli scavi, a fare una visita alle Ville del Miglio d’Oro, alla Reggia di Portici, al Mav, oppure al vivace e colorato mercato di Resina per apprezzare quanto in questi luoghi, pur attraversati da problematiche di ordine socio economico, hanno imparato nei secoli dalla vita a risorgere e ad affermarsi più e più volte a fronte di situazioni insostenibili causate da mano umana o da fenomeni naturali».
«E, più in generale – conclude Sirano – tutti in questi mesi complicati e duri stiamo imparando e sperimentando per la vita nuovi modi per lavorare e per avvicinarci al nostro patrimonio che non deve mai essere considerato un lusso superfluo, ma bensì una parte sostanziale della nostra identità e della nostra anima».