Visita a Pompei per una delegazione di Xi’An. Il sindaco: «Un gemellaggio da rilanciare»
POMPEI. Nuova linfa al patto di gemellaggio con la città di Xi’An, capoluogo della provincia dello Shaanxi, nota al mondo e alla storia orientale perché sito del cosiddetto “esercito di terracotta”, la milizia di statue destinata a servire nell’Aldilà il primo imperatore cinese Qin Shi Huang.
Ieri pomeriggio, il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha incontrato una delegazione della Camera di Commercio del Shaaxi in Italia, capitanata dal senatore Giuseppe Zhu, presidente dello stesso organismo nonché presidente dell’associazione Cina-Italia di Shanghai.
Un patto, sancito tra le due città nel 2007 in quanto entrambe patrimonio mondiale dell’Unesco, che ieri è stato rinvigorito con la promessa di nuovi e rinnovati scambi economici e culturali.
Lo Sapio ha voluto innanzitutto ringraziare la delegazione a nome dell’intera comunità pompeiana per la vicinanza e la solidarietà mostrata da Xi’An durante le prime fasi della pandemia da Coronavirus, quando quest’ultima ha donato alla città di Pompei migliaia di mascherine e altri Dpi.
Nello specifico, a Pompei lo scorso marzo sono state spedite 10mila mascherine, 340 tute protettive, 400 occhiali protettivi e 700 disinfettati mani. Un equipaggiamento risultato fondamentale nelle prime fasi emergenziali. L’incontro di ieri è stato anche l’occasione per pianificare future e reciproche iniziative.
«Negli anni – ha affermato il sindaco – questo patto è caduto un po’ nel dimenticatoio, ma è in realtà uno dei patti più importanti sottoscritti dalla città di Pompei. Non solo perché entrambe le realtà rappresentano mete turistiche mondiali, ma soprattutto per l’inestimabile valore ricoperto dai reperti che hanno l’onore di ospitare».
«Inoltre, la città di Xi’An, e in realtà l’intero mercato asiatico – ha aggiunto Lo Sapio – sono per noi dei partner commerciali fondamentali, sia in termini di esportazione che come potenziali investitori con interessi diffusi in tutta l’area del Mezzogiorno. I Comuni interessati sono diversi e spetta a Pompei diventare il Comune capofila di questo scambio interculturale».
Grande interesse ha suscitato nella delegazione cinese il dono che l’amministrazione comunale ha offerto loro. Un profumo e una lozione “Rosa Pompeiana”, realizzati con i petali delle rose coltivate nei giardini dell’antica Pompei.
Una rosa rifiorente, vissuta più di duemila anni fa, sepolta dall’eruzione e a cui è stata data nuova vita. Il profumo e la cenere (che spalmata diventa una lozione corpo) vengono realizzati proprio con i petali di questa rosa ricca di storia.
«Poca cosa rispetto al gesto di cui la città di Xi’An ci ha omaggiati, sostenendoci in un momento cruciale come quello dell’inizio della pandemia. Al di là del numero comunque considerevole di dispositivi di protezione individuale arrivati in città, ha un valore inestimabile il gesto in sé. Il senso di solidarietà e fratellanza che la città di Xi’An ha inteso manifestarci. Sono felice che il nostro pensiero li abbia piacevolmente colpiti e che un piccolo pezzo di Pompei li riaccompagnerà a casa», ha quindi concluso il primo cittadino.