Nel 1980 la Beatificazione di Bartolo Longo: un giorno atteso a lungo dai pompeiani
POMPEI. Il 26 ottobre del 1980 l’avvocato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei e delle Opere di carità, venne proclamato Beato da papa Giovanni Paolo II, in una piazza San Pietro particolarmente gremita di fedeli. Era una domenica radiosa e quel giorno fu lungamente atteso da tutta la comunità pompeiana.
Soltanto un anno prima (il 21 ottobre) il pontefice polacco era stato in visita nella città mariana. Fu quella la prima visita di un Papa a Pompei, così come “profetizzato” dallo stesso Bartolo Longo nel 1901: “Un giorno da quella loggia noi vedremo la bianca figura del Rappresentante di Cristo benedire le genti accolte in questa piazza, acclamanti la pace universale”. Nel giro di poco più di un anno, dunque, si compirono ben due prodigi.
Il processo di Beatificazione di Bartolo Longo, cominciò subito dopo la sua scomparsa (avvenuta il 5 ottobre 1926) ma subì un rallentamento negli anni ‘40 per il bisogno di ulteriori documenti da inserire nella causa.
Questi vengono forniti negli anni successivi dal Padre Barnabita Eufrasio Maria Spreafico, suo primo biografo e riordinatore dell’archivio, anche manoscritto, lasciato da Bartolo Longo a Pompei. L’iter continua, ma solo il 26 ottobre 1980 si giungerà alla Beatificazione da parte di Giovanni Paolo II.
«Bartolo Longo, il fondatore del celebre Santuario di Pompei – ebbe a dire papa Wojtyla quel giorno nel corso dell’Omelia – è l’apostolo del Rosario, il laico che ha vissuto totalmente il suo impegno ecclesiale. A tutti è nota la sua lunga vita, ispirata da una fede semplice ed eroica e densa di episodi suggestivi, durante la quale sgorgò e si sviluppò il miracolo di Pompei».
«Iniziando dall’umile catechesi ai contadini della Valle di Pompei – aggiunse Giovanni Paolo II – e dalla recita del Rosario davanti al famoso quadro della Madonna, fino all’erezione dello stupendo Santuario e all’istituzione delle opere di carità per i figli e le figlie dei carcerati, Bartolo Longo portò avanti con intrepido coraggio un’opera grandiosa che ancora oggi ci lascia stupiti ed ammirati».
Ma c’è dell’altro che a Pompei in pochi dicono, ma in tanti sperano ed è la santificazione dell’avvocato originario di Latiano: negli anni la causa di canonizzazione ha però vissuto fasi alterne, senza tuttavia vedere finora l’esito positivo.
Negli anni anche i fedeli locali si sono mobilitati allo scopo, avviando petizioni che hanno raccolto centinaia di firme. L’ultima volta avvenne nel marzo 2015, in occasione del pellegrinaggio a Pompei di papa Francesco.
Nel pontificato di Bergoglio, d’altra parte, sono riposte le aspettative dei pompeiani e della Chiesa locale per quanto riguarda la canonizzazione del beato Bartolo Longo. Ma in attesa che giunga l’esito tanto sperato si può soltanto pregare: sul sito del Santuario c’è l’apposita preghiera “per la canonizzazione di Bartolo Longo”. (Fonte foto: Santuario/Facebook)