I reperti archeobotanici: un vero tesoro di informazioni per studiare Pompei
POMPEI. Quando si parla di Pompei si pensa immediatamente alle domus, agli edifici pubblici, alle strade e alle fontane, agli affreschi e agli oggetti, della città antica, che nei secoli hanno permesso di studiare e comprendere tanti aspetti della vita di duemila anni fa.
Ma ci sono dei reperti, probabilmente meno noti e meno “appariscenti”, che però rappresentano una fonte d’informazione preziosissima per lo studio dell’antichità.
Si tratta di tutti quei reperti organici provenienti dall’ambiente naturale dell’epoca, in modo particolare resti carbonizzati di frutta, ortaggi e legumi, che per i pompeiani rappresentavano preziose risorse alimentari.
Reperti da cui si può ricavare un vero e proprio “tesoro di notizie”: i dati archeobotanici di Pompei sono per questo estremamente interessanti per la quantità e la qualità di conservazione dei reperti recuperati negli scavi, ma anche per la notevole varietà di specie documentate.
Si tratta di un patrimonio “gelosamente” custodito a Pompei dal Laboratorio di Ricerche Applicate (Lra), che provvede alla conservazione in specifiche condizioni microclimatiche, allo studio e alla divulgazione di questa preziosa fonte di informazioni.
Le due camere climatizzate del Lra conservano oltre 3.500 reperti antropologici, botanici, mineralogici, petrologici, zoologici, tessuti e legni archeologici.
Presso il Laboratorio sono attivi i vari specialisti. È la sezione operativa del Parco Archeologico: una sorta di hub, nel quale si esaminano e si utilizzano tutte le possibilità che le scienze e le tecnologie attuali offrono per raggiungere il fine della conservazione del patrimonio archeologico di Pompei.
Il Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico di Pompei è nato nel 1994 con un duplice obiettivo: ricostruire da un lato l’ambiente vesuviano e conoscere l’uso delle risorse naturali precedente al 79 d.C. attraverso lo studio dei reperti archeologici; coordinare, dall’altro, le attività scientifiche svolte da enti di ricerca italiani e stranieri per la conoscenza e la conservazione di Pompei.