Mann chiuso fino al 3 dicembre 2020, ma l’offerta culturale continua on-line
NAPOLI. Dallo scorso 5 novembre e fino al prossimo 3 dicembre 2020, il Mann è chiuso al pubblico, secondo le misure varate dall’Esecutivo per contrastare la diffusione del contagio da Coronavirus.
«Dietro il portone chiuso del Museo Archeologico Nazionale di Napoli la nostra comunità è a lavoro per quegli obiettivi annunciati pochi giorni fa nel Piano Strategico 2020/2023. Sentiamo fortissima la responsabilità del momento. Sappiamo che tutti noi possiamo fare la differenza, con i nostri comportamenti e il nostro impegno, onorando così lo sforzo dei sanitari e delle istituzioni» commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini.
«Mann at work quindi – aggiunge – con sempre più passione. Proseguono importanti attività di restauro, i cantieri, l’allestimento di due mostre, la progettazione. Con nuovi prodotti digitali manterremo vivo il dialogo con il pubblico, le scuole, le istituzioni di tutto il mondo per promuovere il nostro patrimonio. Vi aspettiamo il 4 dicembre».
Nel mese di chiusura, su Facebook e Youtube, saranno proposti gli Incontri di Archeologia, già inseriti nell’annunciata programmazione 2020: il 12 novembre (ore 16), Antonio Scognamiglio racconterà tecniche e saperi del restauro, il 26 novembre (ore 16) Matteo D’Acunto tratterà delle origini di Cuma.
Non si interromperà neanche la comunicazione con gli abbonati OpenMann, che non soltanto recupereranno il periodo di chiusura con un rinvio della scadenza della card, ma riceveranno anche le notizie dei principali eventi social.
Ancora, su Facebook ed Instagram, gli internauti potranno trovare contenuti scientifici e divulgativi dedicati alle collezioni permanenti del Mann, alla mostra sugli Etruschi ed ai nuovi allestimenti.
Guardando al futuro, sarà possibile ripercorrere le pagine del Piano Strategico 2020/2023, anticipando la “visione digitale” di alcuni reperti che saranno inseriti nella Sezione Campania Romana, nella Sezione Tecnologica e nelle nuove Collezioni Pompeiane del Museo.
Itinerari d’autore, alla scoperta delle collezioni del Mann, saranno costruiti on-line con le fotografie di Luigi Spina, che dedica un prezioso lavoro di studio e ricerca agli allestimenti permanenti del Museo: sempre con Spina, attendendo la mostra “Sing Sing. Il corpo di Pompei”, focus sui ricchissimi depositi dell’Archeologico.
In versione digitale, saranno proposti alcuni scatti dell’esposizione “Kene/Spazio“: con 55 fotografie, il giovane autore Mohamed Keita racconta il progetto educativo realizzato per le comunità del Mali (le immagini, per sostenere il programma sociale di Keita, sono acquistabili dal sito web: www.studiokene.org).
Particolare attenzione sarà dedicata anche ai giovani fan e follower: sempre sui canali social, sarà possibile sfogliare il fumetto “Missione Magna Grecia”, realizzato dalla Scuola Italiana di Comix per raccontare la collezione del Mann, così come conoscere, in anteprima, alcuni contenuti dedicati ai Gladiatori.
Si lavorerà, naturalmente, alle attività da realizzare con la riapertura: per celebrare il quarantennale del terremoto del 1980, il Mann programmerà la mostra “19.34 – Quaranta anni dopo/La storia in presa diretta”; l’esposizione svelerà parte dell’archivio fotografico inedito, realizzato dalla regista Antonietta De Lillo agli esordi di carriera come fotoreporter.
L’esposizione si inserirà, così, nel percorso “Il Mann e la memoria”, pensato per rafforzare sempre più il legame del Museo con il suo territorio e le sue comunità.
Ancora, nelle sale della Sezione Preistoria e Protostoria, sarà allestito l’exhibit “Lucy. Sogno di un’evoluzione”, a cura di Comicon nell’ambito del progetto universitario Obvia: “Lucy” è uno dei più importanti progetti di Tanino Liberatore, che ha dedicato anni di lavoro allo studio delle figure degli australopitechi ed alla ricostruzione delle foreste lussureggianti dell’antichità. Per fine anno, prevista anche la nuova tappa della World Press Photo Exhibition 2020 al Mann.