La mano de Dios: l’artista pompeiano Nello Petrucci firma l’omaggio a Diego Maradona in Curva B
NAPOLI. É stato realizzato il giorno stesso della scomparsa di Maradona, proprio mentre il San Paolo era in tumulto per la perdita del suo Campione, il tributo artistico di Nello Petrucci, “La mano de Dios”: un’opera di street art di circa 4 metri con la sua tecnica in “halftone”.
Mentre i tifosi del Napoli trasformavano lo stadio in un “santuario”, tra cori, candele, fiori, sciarpe, poster e fumogeni rossi, Petrucci ha “installato” il suo omaggio al Maradona uomo ed il suo mito.
L’artista pompeiano ritrae el Pibe de oro in sospensione, in uno stato di “elevazione” che ricorda i Mondiali messicani dell’86 e quel goal segnato all’Inghilterra con “la mano di Dio”.
Nell’ultimo lavoro di Petrucci, l’asso argentino è immortalato nell’attimo in cui sta per beffare il portiere Peter Shilton con una magia, un impercettibile tocco di mano che spedisce il pallone in fondo alla rete.
E proprio in quel momento sembra intervenire dall’alto la vera mano di Dio, che con le dita afferra Maradona per il pallone, nel frattempo diventato tutt’uno con il suo corpo, per condurlo nei campi di calcio del paradiso e consegnarlo alla leggenda sulla terra.
Una simbolica “ascensione” che avviene in quello che è stato ed è il suo tempio, lo stadio San Paolo, ed in particolare nel piazzale antistante la Curva B, poco distante da un enorme striscione biancazzurro con il suo volto e la scritta “The King” (il Re).
La nuova creazione di street art di Petrucci, realizzata a “caldo”, dedicata all’idolo del calcio mondiale, lascia il segno e accompagna metaforicamente Diego Maradona, alla stregua di un Dio pagano, nell’ultimo viaggio verso l’aldilà.
«Qui non si parla di calcio» dichiara l’artista pompeiano, che aggiunge: «Maradona è andato più lontano di quella linea che confina il campo di gioco».